Scienza e potere, un connubio che abbiamo imparato tristemente a conoscere. La notizia che apprendiamo dal sito web di TgCom24 è breve, ma piuttosto interessante, andando a sovrapporsi ai sospetti diffusi e insistenti, che troppo volte sono stati bollati come mera teoria del complotto. La sottocommissione sulla pandemia di Covid della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha ufficalmente dichiarato di disporre di “prove” secondo Anthony Fauci, il principe degli immunologi a stelle e strisce e consulente della Casa Bianca sul Covid, “indusse” (questo il termine adoperato) la scrittura di un articolo scientifico al fine di confutare la teoria che ascrive l’origine della pandemia ad una fuga dall’oramai celebre laboratorio cinese di Wuhan. Anthony Fauci, in qualità, all’epoca, di direttore dell’Istituto nazionale di allergologia e malattie infettive, avrebbe subordinato la concessione dei fondi pubblici per la ricerca al dirottamento dell’attenzione in merito alla fuga dal laboratorio cinese, dove si svolgevano ricerche sul coronavirus, peraltro da lui personalmente autorizzate. Se da noi in Italia la notizia non pare avere ottenuto grandi riscontri, all’estero se ne parla parecchio. Ritroviamo la stessa anticipazione sull’inglese Daily Mail o sullo statunitense Washington Examiner.(Continua a leggere dopo la foto)
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Su quest’ultima testata viene altresì ricordato come già nel 2020 un professore dello Scripps Research Institute di La Jolla, in California, Kristian Andersen, avesse scritto alla rivista Nature asserendo che lui e altri scienziati fossero stati “sollecitati” da Fauci per mettere in dubbio la notizia sulla fuga del virus dal laboratorio cinese. Gli altri medici “sollecitati” sarebbero stati Francis Collins, allora direttore del National Institutes of Health, e Jeremy Farrar, direttore del Wellcome Trust e ora dirigente presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Sarebbero loro le email che configurano “le prove” del depistaggio di Fauci. (Continua a leggere dopo la foto)
Non più tardi di cinque giorni fa, come riporta RaiNews sul suo portale, Christopher Wray, direttore dell’Fbi, parlando al Comitato speciale della Camera dei rappresentanti, ha dato voce formale alla valutazione secondo la quale sarebbe assai probabile che la pandemia abbia avuto origine proprio dalla fuga accidentale fuga del virus.
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