Come già annunciato da tempo, il 19 novembre, alle ore 10;30, a Roma, in Piazza Madonna di Loreto, i familiari delle vittime del Covid si raduneranno per un sit-in pacifico in cui ricorderanno i propri cari, dimenticati troppo in fretta da tutti, protesteranno contro i governi passati e chiederanno al nuovo governo un deciso cambio di rotta sulla gestione degli ospedalizzati covid ai quali viene riservato ancora un trattamento disumano. In quello stesso giorno partirà una raccolta firme per una petizione volta a bloccare il disegno di legge proposto dalla lega e iniziare un dialogo con le associazioni e i comitati cittadini per istituire una commissione di inchiesta mista (Parlamentari, professionisti, ricercatori e, soprattutto, comitati cittadini) che possa ricostruire una verità imparziale, acclarare responsabilità individuali e collettive e punire chi, per incompetenza, interesse economico, opportunismo politico ha volontariamente o involontariamente causato la più grande catastrofe della recente storia repubblicana. La commissione non dovrà essere esclusivamente amministrativa e dovrà indagare tutti gli aspetti della gestione della pandemia, inclusi i danneggiati da vaccino, i morti e la gestione delle RSA\RSD, i protocolli diramati dal ministero della salute (il famigerato “vigile attesa e tachipirina” su tutti), le condizioni in cui versavano gli ospedali prima e durante la pandemia e molto altro ancora. Sarà un lavoro lungo e complesso ma necessario per poter ridare un minimo di credibilità alle istituzioni; una commissione autoassolutoria allargherebbe ancora di più il distacco tra lo stato e una grossa fetta della popolazione con conseguenze sempre più disastrose.


La manifestazione ha un nome: onelove19novembre. Perché vuole puntare l’attenzione sull’amore che lega i familiari alle vittime e che lega i familiari i vittime contrapposto all’amore negato alle vittime, morte abbandonate in anonimi ed asettici letti di ospedale senza alcun conforto morale, religioso, affettivo. La manifestazione si ripeterà ogni mese in città diverse per tenere vivo il ricordo e per rivendicare tutti i diritti negati ai familiari delle vittime. La raccolta firme, invece, continuerà ogni giorno in ogni parte di Italia fino al raggiungimento del numero necessario per presentare la petizione. Il Presidente del Comitato
Luca Merico