Fuoriuscita di liquidi dai vasi sanguigni, i capillari, che porta a un rapido gonfiore sulle braccia e sulle gambe, a un aumento di peso e alla sensazioni di svenimento. Il tutto accompagnato da pressioe bassa e un calo nei livelli ematici di albumina. Un fenomeno detto “sindrome da perdita capillare” (Cls) e che a breve sarà ufficialmente associato ai vaccini anti-Covid: l’Ema, Agenzia europe del farmaco, ha infatti deciso di diramare un nuovo avviso, in correlazione al farmaco prodotto da Moderna.
Dopo l’ultima riunione, iniziata il 7 marzo, il Comitato di farmacovigilanza Prac dell’Agenzia europea del farmaco ha infatti raccomandato di aggiungere alle informazioni del vaccino Moderna un’avvertenza relativa alle riacutizzazioni di Cls. Come spiegato dall’Adnkronos, l’Ema ha definito l’evento “estremamente raro”, ma ha comunque constatato la possibile correlazione con la somministrazione dei farmaci anti-Covid.
Il Prac, secondo quanto riferito dall’Ema, “ha valutato tutti i dati disponibili e tutti i casi di Cls riportati nel database Eudravigilance dopo la somministrazione dei vaccini Covid-19 a mRna di Moderna e di Pfizer/BioNTeche (Comirnaty)”. Complessivamente sono stati esaminati 55 segnalazioni di sindrome da perdita capillare, 11 con Spikevax su circa 559 milioni di dosi somministrate e 44 con Comirnaty su 2 miliardi di dosi somministrate. Il comitato ha concluso che “non ci sono prove sufficienti per stabilire un’associazione causale tra i due vaccini e l’insorgenza di nuovi casi di Cls”. Tuttavia, gli esperti hanno consigliato l’inclusione di un’avvertenza nelle informazioni di prodotto.
Il Prac ha raccomandato l’avviso poiché “alcuni casi di riacutizzazioni Cls indicavano un’associazione con Spikevax, mentre i casi segnalati dopo la vaccinazione con Comirnaty non supportavano tale associazione”. Secondo l’Ema, dunque, gli operatori sanitari devono essere consapevoli “dei segni e dei sintomi della sindrome da perdita capillare e di un possibile rischio di riacutizzazioni nelle persone con una storia di sindrome. Le persone con Cls pregressa dovrebbero consultare il proprio medico curante durante la pianificazione della vaccinazione anti-Covid”.
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