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ULTIM’ORA. Kosovo, feriti 11 militari italiani. Tre sono gravi: “Colpiti dalle molotov” (VIDEO)

Pubblicato il 29/05/2023 21:34 - Aggiornato il 29/05/2023 21:55

Sono 11 i militari italiani feriti a Zvecan, città del nord del Kosovo, dove in totale 25 militari (da principio si parlava addirittura di 41 unità) delle truppe Kfor – la Kosovo Force, la missione Nato attiva nel Paese – sono rimasti feriti negli scontri con i dimostranti serbi, che sono la maggioranza nella città e che, contrari all’elezione del nuovo sindaco albanese, hanno inscenato una violentissima protesta che solo per una fortunata e miracolosa coincidenza non ha cagionato vittime. Dei nostri connazionali, tutti membri del Nono reggimento Alpini “L’Aquila”, in tre sarebbero gravi ma non in pericolo di vita: secondo quanto apprende l’Ansa da fonti informate, avrebbero riportato delle ustioni e alcune fratture “esposte”. I soldati della Kfor, ungheresi e moldavi oltre che italiani, sarebbero stati inoltre colpiti con molotov o altri dispositivi incendiari. Anche un inviato dell’agenzia serba Tanjug è stato colpito alle gambe da una bomba assordante. Pure tra i dimostranti, riferisce il sito serbo Politika, ci sarebbero “decine” di feriti. (Continua a leggere dopo la foto)
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La dinamica dei fatti

Zvecan, città a maggioranza serba, 45 chilometri a Nord della capitale Pristina, ha eletto un sindaco albanese. Tanto è bastato a scatenare la rabbia dei serbi, che si sono dapprima scontrati con la polizia kosovara. Intervenuta la Kfor, di fronte al rifiuto dei manifestanti di ripiegare, i militari del contingente internazionale hanno usato gas lacrimogeni e granate stordenti, anche per proteggere gli ufficiali kosovari nei loro veicoli. I serbi hanno risposto lanciando pietre e dando alle fiamme un’auto. Diverse bottiglie molotov sono state scagliate contro il contingente. Il Comandante di Kfor, il generale di divisione Angelo Michele Ristuccia, è in stretto contatto con i suoi principali interlocutori, come apprendiamo da Sky TG24, tra cui i rappresentanti delle istituzioni e delle organizzazioni di sicurezza in Kosovo, lo Stato Maggiore delle Forze armate serbe. “Gli attacchi ingiustificati alle unità della Nato sono inaccettabili e la Kfor continuerà ad adempiere al suo mandato in modo imparziale“, ha affermato Ristuccia. (Continua a leggere dopo la foto)
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 Kosovo feriti 11 militari italiani

Il messaggio dei ministri Tajani e Crosetto

Il titolare della Farnesina, Antonio Tajani, ha negli scorsi minuti rilasciato un messaggio via Twitter: “Voglio esprimere solidarietà ai militari della missione Kfor rimasti feriti in Kosovo durante gli scontri tra manifestanti serbi e polizia kosovara. Tra di loro 11 italiani, di cui tre in condizioni serie ma non in pericolo di vita. I militari italiani continuano ad impegnarsi per la pace”. Guido Crosetto, ministro della Difesa, esprime “vicinanza” e augura “una pronta guarigione” ai militari Nato Kfor italiani, ungheresi e moldavi, rimasti feriti negli scontri in Kosovo. (Continua a leggere dopo la foto)
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Le ragioni della protesta

Già nelle ultime settimane, prima di questa violenta escalation, è stata battaglia a distanza tra i due governi, quello kosovaro e quello serbo, sulle elezioni municipali del 23 aprile scorso organizzate da Pristina ma duramente contestate da Belgrado in un periodo delicatissimo per i negoziati tra i due Stati. Il contingente Kfor, proprio per questo, era stato incrementato soltanto stamane. Srpska Lista, il maggior partito dei serbi del Kosovo, ha reso noto che i manifestanti continueranno la loro protesta con due richieste: i nuovi sindaci non dovranno entrare nelle sedi comunali; le unità della polizia kosovara dovranno ritirarsi al più presto dal nord. Finchè tali richieste non saranno accolte, i dimostranti resteranno a presidio delle sedi comunali di Zvecan, Zubin Potok e Leposavic, tre dei quattro maggiori Comuni a maggioranza serba, per impedire l’ingresso nelle sedi municipali ai nuovi sindaci, eletti il 23 aprile scorso e che sono tutti di etnia albanese.

Il comunicato Kfor

“Questo pomeriggio – si legge in un comunicato diffuso dalla Kfor – le unità della Kfor sono state dispiegate nelle 4 municipalità del Kosovo settentrionale per contenere le violente manifestazioni avvenute dopo che i sindaci appena eletti nei giorni scorsi hanno cercato di insediarsi. Mentre contrastavano le frange più attive della folla, diversi soldati del contingente Kfor italiano e ungherese sono stati oggetto di attacchi non provocati e hanno riportato ferite da trauma con fratture e ustioni dovute all’esplosione di ordigni incendiari. Prontamente curati dalle unità mediche Kfor, sono attualmente sotto osservazione da parte del personale medico che sta valutando le loro condizioni”.

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