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“Ucciso da un robot”. Il dramma di un operaio di 40 anni: una morte orribile, tra mille polemiche

Pubblicato il 10/11/2023 08:55

Ha afferrato un operaio con tutta la sua forza, dopo averlo scambiato per una scatola di verdure. E lo ha stretto al punto da ucciderlo. Una scena horror che sembra presa dalla fantasia perversa di qualche regista e che invece, purtroppo, si è realmente verificata in Corea del Sud: un uomo di 40 anni, impiegato in un’azienda che fa ampio ricorso alla robotica per lo svolgimento delle operazioni, è stato ucciso da un robot che non è riuscito a identificarlo corretamente. Come spiegato da Fanpage, l’uomo stava ispezionando il sensore della macchina in un centro di distribuzione di prodotti agricoli nel sud di Gyeongsang nelle prime ore dell’8 novembre. In quel momento, il macchinario stava sollevando delle scatole di peperoni su un pallet: “Ha afferrato il lavoratore con il braccio meccanico e lo ha spinto contro il nastro trasportatore, schiacciandogli il viso e il petto”. (Continua a leggere dopo la foto)
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ucciso da un robot

Secondo la polizia, il robot avrebbe erroneamente “identificato l’uomo come una scatola”. La vittima è stata trasferita in ospedale ma è deceduta poco dopo, secondo l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap. Le autorità hanno fatto sapere di aver aperto un’indagine per individuare i responsabili della sicurezza della fabbrica. (Continua a leggere dopo la foto)

ucciso da un robot

Non è la prima volta che una simile dinamica si verifica nel Paese. Sempre in Corea del Sud, infatti, un incidente simile era stato riportato da media a marzo 2023, quando un uomo sulla cinquantina aveva riportato gravi ferite dopo essere rimasto intrappolato in un macchinario mentre lavorava in uno stabilimento di produzione di componenti di automobili. (Continua a leggere dopo la foto)

A luglio, era invece diventato il filmato di un androide che, mentre giocava a scacchi, aveva rotto il dito ad un bambino in Russia. Sergey Lazarev, vicepresidente della Federazione scacchistica russa, aveva spiegato l’accaduto sostenendo che il piccolo aveva violato “alcune regole di sicurezza” facendo una mossa troppo velocemente.

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