Pechino nega, come sempre, ma quella rilanciata nelle scorse ore dal Daily Mail e ripresa da numerosissime testate internazionali non è una indiscrezione. È, piuttosto, il resoconto circostanziato di una tragedia, che emerge da documenti dell’intelligence britannica di cui il quotidiano londinese è entrato in possesso. I fatti risalirebbero al 21 agosto, alle 08.12 locali, allorché un sommergibile nucleare cinese si sarebbe incagliato negli abissi, mandando in tilt il sistema di ossigenazione e portando a una atroce morte per asfissia di tutti i 55 membri dell’equipaggio. Il sottomarino d’attacco a propulsione nucleare “Type 093” (denominazione Nato Shang) della marina militare dell’Esercito popolare di liberazione cinese, indicato con la sigla EPL “093-417”, avrebbe colpito fatalmente proprio una catena e un ostacolo di ancoraggio utilizzati dalla stessa Marina cinese, per intrappolare navi o sommergibili ostili. La riservatezza di Pechino – che, ancora secondo il Daily Mail, avrebbe rifiutato di richiedere assistenza internazionale – potrebbe essere motivata dal non voler precisare i dettagli e lo scopo della missione del sommergibile nelle acque al largo della provincia cinese di Shandong, nelle acque del Mar Giallo. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il report dell’MI6
Siamo, pertanto, obbligati al costante uso del condizionale. Dunque, sembrerebbe, secondo il documento riservato dell’intelligence britannica, che l’urto con l’ostacolo abbia cagionato guasti ai sistemi, che hanno richiesto “sei ore per riparare e riportare in superficie il vascello”. Inoltre, in queste sei lunghissime ore, un “guasto catastrofico”, come viene definito, del sistema di rigenerazione dell’aria avrebbe causato la morte per ipossia di 17 marinai e 22 ufficiali, tra cui il comandante Xue Yong-Peng. Il governo cinese, che ha attualmente in servizio sei sottomarini di classe Shang, come detto ha negato l’accaduto e definito le notizie diffuse come “completamente false”. Anche la vicina Taiwan ha spiegato di non avere prove o segnali che facciano pensare a un incidente sottomarino nell’area. Il rapporto dell’MI6, ad ogni modo, riporta anche il parere tecnico di un membro dell’equipaggio di un sottomarino inglese: “Dubito che i cinesi avrebbero chiesto il sostegno internazionale per ovvi motivi”. I sistemi non sono riusciti a mantenere l’ossigeno e ciò ha portato all’asfissia o all’avvelenamento dell’equipaggio, come detto, eppure taluni sistemi di sicurezza nei sommergibili più sofisticati avrebbero potuto ovviare persino a questo, secondo lo specialista inglese: “A bordo abbiamo un sistema che assorbe anidride carbonica e genera ossigeno in una situazione del genere ma è probabile che altre nazioni non dispongano di questo tipo di tecnologia”. Tuttavia, va anche detto che i sottomarini cinesi Type 093 sono entrati in servizio solo negli ultimi 15 anni e sono (o dovrebbero essere) all’avanguardia, talché il sommergibile fantasma era dotato di armamenti nucleari, come abbiamo già scritto. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il precedente
Quanto alla sorte del sottomarino, non è chiaro se l’unità sia stata recuperata o se sia andata definitivamente perduta a seguito dell’incidente. Tornano alla mente gli echi della catastrofe del Kursk: 118 marinai russi morirono a seguito di un’esplosione a bordo del loro sottomarino nucleare Kursk nell’agosto del 2000.
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