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“Lo hanno preso gli americani”. Addio a un’altra eccellenza del Made in Italy: perso un altro pezzo di storia italiana

Pubblicato il 26/07/2023 09:30 - Aggiornato il 26/07/2023 09:32
Sigaro Toscano diventa americano

Un altro pezzo di eccellenza italiana perduto, un altro pezzo di Made in Italy che se ne va. Un simbolo, il sigaro toscano, diventa americano. Finisce così una lunga storia italiana, iniziata nel 1949. La tradizione voleva quei sigari diventati celebri in tutto il mondo confezionati arrotolandoli sulle cosce delle tabaccaie toscane. Erano controllati dal gruppo Maccaferri, maggiore azionista delle Manifatture Sigaro Toscano. L’offerta era stata fatta a ottobre dell’anno scorso, con il fondo americano Apollo Global Management interessato a mettere le mani su Seci, la holding con cui la famiglia Maccaferri controllava dal 1949 l’omonimo gruppo. E ora la conferma: Seci, che è stata dichiarata fallita nel luglio 2021, e ora sarà di Apollo. (Continua a leggere dopo la foto)
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Come riporta il Corriere, i creditori hanno dato il via libera e ora non resta che attendere l’omologa del Tribunale per chiudere i giochi. Ma si tratta di tecnicismi. Quello che resta dell’impero dei Maccaferri viene ceduto per 83,4 milioni, il valore della garanzia messa sul piatto da Apollo per il piano di concordato. “Per la precisione – scrive il Corriere – a rilevare tutto sarà Apollo Delos Italy, società costituita ad hoc dalla compagnia di diritto lussemburghese diretta emanazione della capogruppo americana che gestisce circa 512 miliardi di dollari”. Il sigaro toscano veniva prodotto inizialmente in una manifattura di tabacchi di Firenze, avviata nel 1818 da Federico III. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il sigaro Toscano diventa americano: la batosta arrivata col Covid

Non a caso il Sigaro Toscano è una griffe, tutelata. La varietà di tabacco usata per il ripieno è quasi sempre il Kentucky di produzione nazionale, proveniente da coltivazioni da varie regioni d’Italia. Solo nel caso della foglia per la fascia esterna si ricorre spesso al tabacco di produzione nordamericana, in quanto di maggiori estensione e larghezza. Ora questo vanto della tabacchicoltura italiana, con estimatori in tutto il mondo, diventa americano. Come ricorda ItaliaOggi, il fatturato pre-Covid di questa azienda superava il miliardo. Poi il fallimento.

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