Parola di Domenico Arcuri! Saranno ben 11 i milioni di mascherine e 170mila i litri di gel igienizzante che verranno distribuiti ogni settimana tra i banchi scolastici. C’è una questione però che martella ancora governo, comitato tecnico scientifico e amministratori: mascherina sì o mascherina no?
Perchè in alcuni casi, specie se si tratta degli edifici scolstici del Centro-Sud, dove gli spazi sono più ristretti, il distanziamento non sarà assicurato. Sembrava essere confermato il comunicato del Cts del 12 agosto il quale prevedeva che la mascherina debba essere usata quando ci si sposta a scuola e in classe ma solo se non si riesce a garantire il distanziamento fisico. Se il metro è assicurato quando gli studenti sono seduti al banco allora il dispositivo si può abbassare.
Ma… -e qui arriva il nocciolo della questione, che rende incerta la decisione- il problema è che tante scuole non sono ancora pronte ad assicurare le distanze! Mancano ancora all’appello almeno 20mila aule. Eppure il governo ha messo a disposizione 70 milioni di euro per reperire qualsiasi – e quando diciamo qualsiasi non lo si fa per dire, ma lo intendiamo davvero- locale: cinema, teatri, perfino appartamenti di privati e B&b, basta che sia idoneo e che rispetti determinati criteri.
“Siamo in ritardo, ad oggi abbiamo ancora tante incognite da risolvere”, comunica il presidente Antonello Giannelli dell’Associazione nazionale dei presidi. ‘Spazi sufficienti, arredi adeguati e docenti in più’, come afferma il presidente sono questi i 3 aspetti fondamentali che devono essere garantiti -e ancora non lo sono- per poter riaprire la scuola in sicurezza.