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“Decisione definitiva”. Obbligo vaccinale, arriva l’annuncio del ministro Schillaci: cosa succede ora

Pubblicato il 05/12/2022 11:22

Il ministro della Salute Orazio Schillaci, in un’intervista al quotidiano Libero, annuncia la rivoluzione e archivia una volta per tutte la sciagura dell’obbligo vaccinale imposto da Speranza, con Conte prima e Draghi poi. Il ministro, pur sottolineando di non aver “mai messo in dubbio l’utilità dei vaccini” né di avere “mai detto che andasse tolto l’obbligo delle mascherine negli ospedali”, spiega come “oggi l’epidemia è cambiata” e “si dovrebbe iniziare a parlare di Covid 23 anziché di Covid 19. Poi, però, assicura: “Non rimetteremo l’obbligo vaccinale e saremo sempre attenti a mediare il diritto alla salute con il rispetto delle libertà personali”. Quando alla commissione d’inchiesta per indagare sulle verità legate al Covid e ai vaccini, il ministro spiega: “Il Parlamento ha diritto di indagare sulla gestione della pandemia ma non devono esserci strumentalizzazioni”. (Continua a leggere dopo la foto)

Quanto al cambiamento del Covid, Schillaci dice: “La forma attuale è meno aggressiva e sappiamo curarla meglio. Emergenza finita? Spero che con la prossima primavera ce la saremo lasciata alle spalle. La situazione negli ospedali e nelle terapie intensive è sotto controllo” assicura. Per il ministro della Salute nella gestione del Covid “serve dare un messaggio di discontinuità con la gestione precedente. La salute pubblica va depoliticizzata, non è di destra o di sinistra” ed inoltre “oggi ci sono emergenze più importanti della pandemia, per esempio i tumori”. (Continua a leggere dopo la foto)

Altra questione sono le polemiche sui medici non vaccinati. Schillaci, anche qui, sembra voler lasciare il passato alle spalle: “Sono rientrati in tutto il mondo e abbiamo bisogno di loro. Superficiale dire che non credono nella scienza”, aggiunge. Quanto alla situazione della sanità, per Schillaci “il male da curare” è “la cronicizzazione delle patologie che affligge molti anziani e drena il 40% delle risorse a disposizione. Ci sono tante cose da fare. Una delle più importanti è la prevenzione, fin nelle scuole”. (Continua a leggere dopo la foto)

Conclude il ministro Schillaci: “Se introducessimo un’ora di educazione alimentare e di corretti stili di vita assicureremmo agli anziani di domani molti anni di vita sana in più. Credo che questa sia una priorità nella scuola, molto più di altre alle quali oggi si dà importanza”. A conclusione dell’intervista di Schillaci viene solo da dire una cosa: bene. Però ora si passi ai fatti. Che venga subito varato l’annullamento delle multe ai non vaccinati e che si stabilisca il reintegro pieno e fattivo dei medici non vaccinati, mettendo fine alle discriminazioni che molti sanitari stanno ancora subendo.

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