Vai al contenuto

Quarta dose, c’è l’annuncio di Moderna: quando (e a chi) toccherà

Pubblicato il 07/01/2022 09:47

Mentre gli scienziati di tutto il mondo iniziano a lanciare messaggi chiari, invitando alla calma circa l’eventualità di una quarta dose, le aziende farmaceutiche prontamente rilanciano, forse preoccupate di perdere la chance per un nuovo business milionario. E così se da un lato Israele, il primo Paese che si era detto pronto ad avviare un nuovo giro di somministrazioni, ha di colpo tirato il freno, il CEO di Moderna Stephane Bancel ha subito sottolineato quanto fondamentale sia procedere, nel futuro prossimo, con l’ennesima inoculazione.

Come riportato dalla Cnbc, Bancel ha spiegato nelle scorse ore come l’efficacia del cosiddetto “booster”, quello attualmente chiamato in Italia “terza dose”, andrà a diminuire nel tempo esattamente come accaduto per i vaccini. Rendendo quindi “necessaria” una quarta somministrazione per rialzare le protezioni, visto che come dimostrato dalla variante Omicron possono sempre saltar fuori mutazioni del virus più aggressive delle precedenti. I dubbi, a detta del CEO dell’azienda farmaceutica, sono semmai sulle tempistiche.

Probabile infatti, secondo Bancel, che “chi ha ricevuto in queste settimane la terza dose sarà sufficientemente protetto da poter superare l’inverno senza grosse preoccupazioni. Sempre secondo il CEO di Moderna, “diversi governi si sono già mossi per ordinare ulteriori dosi di vaccino, consapevoli della necessità di una nuova somministrazione. Tra questi, per esempio, la Corea del Sud”.

Infine, stando alle previsioni di Bancel, è possibile che “le persone più anziane o con problemi di salute abbiano bisogno di un booster con cadenza fissa, negli anni a venire”. Un giro d’affari senza fine, insomma, quello del vaccino. Con le case farmaceutiche che sembrano non voler mollare l’osso, scavalcando gli scienziati più prudenti e invitando tutti ad altre somministrazioni, dopo aver messo da parte dubbi e perplessità.

Ti potrebbe interessare anche: Il lockdown per i non vaccinati non funziona: l’esempio dell’Austria

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure