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Covid, l’allarme di Pregliasco è un boomerang. Il Web lo asfalta: “Quindi il vaccino non serve a niente…”

Pubblicato il 17/12/2023 12:37 - Aggiornato il 17/12/2023 12:40

Ci sono personaggi di cui, francamente, non sentivamo la mancanza, ma che in questi giorni stanno tornando prepotentemente alla carica con i loro messaggi allarmati e allarmanti. Ci riferiamo alla pletora dei virologi e degli infettivologi da salotto televisivo, le “virostar” in astinenza da visibilità che lanciano allarmi su allarmi circa un fantomatico ritorno del Covid-19 e la conseguente necessità di un ulteriore richiamo del vaccino, anzi del vaccino “aggiornato” . Tra questi, Maurizio Pregliasco, che però è riuscito a contraddire se stesso, finendo asfaltato dagli utenti del Web. La psicosi è tornata. Il virologo dell’università Statale di Milano, nonché direttore sanitario dell’Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio del capoluogo lombardo, ha recentemente dichiarato, testualmente: “È tornato il Covid, ricominciamo ad avere molti casi in ospedale, soprattutto persone che non hanno fatto i richiami o non si sono vaccinate. Anche perché la variante JN.1 è molto aggressiva, riesce a schivare i vaccini”. E ancora: “L’Italia va verso un picco di casi Covid tra Natale e Capodanno“. (Continua a leggere dopo la foto)
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Pregliasco ci riprova

Così si è espresso, parlando a Un Giorno da Pecora su Rai Radio 1, Pregliasco, il quale ha illustrato la situazione relativamente all’aumento dei contagi e come le persone dovrebbero comportarsi per fronteggiare l’avanzata del virus. Come abbiamo già scritto, stanno provando a riportarci indietro al Natale del 2020 o del 2021, con gli assurdi inviti a non abbracciare i nonni e altre risibili amenità. Il lettore, tuttavia, si sarà già accorto di una certa incoerenza nelle dichiarazioni di Pregliasco: se questa variante JN, che è riconducibile alla “famiglia Pirola”, predominante in Lussemburgo e nel Regno Unito, è capace di bucare il vaccino, a che serve farsi inoculare una nuova ed ennesima dose del vaccino stesso? È questione di logica. “Quindi l’inoculazione è inutile”, scrive un utente della Rete. Altri, parlando a nome di molti, avanzano una teoria, che si può prestare anche ad altri tra gli esperti che abbiamo imparato a conoscere e che sono tornati a farsi sentire con i loro appelli accorati, da Bassetti a Burioni: “Ha paura di cadere nel dimenticatoio”. Ci sarà un motivo se persino i medici e i fragili stanno disertando in massa i richiami “consigliati” del vaccino. Ci permettiamo sommessamente di ricordare che la stessa Organizzazione mondiale della sanità, lo scorso 5 maggio, ha decretato il termine della emergenza sanitaria e tamponi e mascherine potrebbero serenamente cadere nell’oblio, invece no: “Facciamo il tampone se pensiamo di avere una qualche sintomatologia. Nei pranzi e nei cenoni che faremo durante le Feste sarebbe meglio non abbracciare il nonno, specie se come dicevo si ha una sintomatologia dubbia”. Poveri nonni. Quanto alla (inutile) mascherina, “sui voli aerei e sui treni sarebbe meglio indossarla”. (Continua a leggere dopo la foto)
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I sintomi

Quanto ai sintomi di questa pericolosissima variante, l’allarmismo pare assolutamente ingiustificato, sono quelli della comune influenza: “febbre a 38 che dura qualche giorno, mal di testa costante e un raffreddore spesso accompagnato da tosse e mal di gola”.

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