Continua ad aggravarsi il bilancio della guerra esplosa dopo l’attacco subito da Israele. Con testimonianze sempre più agghiaccianti degli orrori commessi da Hamas: come riportato da Repubblica, infatti, i terroristi non avrebbero risparmiato nemmeno i bambini nel massacro del kibbutz di Kfar Aza, dove sono stati trovati 40 piccoli tra i 200 morti. Alcuni di questi, stando agli israeliani, sarebbero stati decapitati, anche se al momento non sono arrivate conferme ufficiali in merito. In totale, le vittime israeliane hanno già superato quota 1.200, mentre il conflitto si sta allargando coinvolgendo altre nazioni e spaventando il mondo. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il movimento sciita libanese Hezbollah ha infatti confermato di aver attaccato una postazione israeliana nel nord di Israele, che ha risposto a sua volta con un bombardamento. A seguito degli attacchi, gli Hezbollah hanno sottolineato di essere riusciti a infliggere “un gran numero di perdite” all’esercito israeliano. (Continua a leggere dopo la foto)

Gli stessi Hezbollah libanesi filo-iraniani hanno giustificato l’attaccato come ” risposta all’assassinio” di tre membri del partito sciita nelle scorse ore. “La Resistenza Islamica (Hezbollah) sarà ferma nella sua risposta agli attacchi israeliani che colpiscono il nostro Paese e la sicurezza del nostro popolo, soprattutto quando questi attacchi provocano la perdita di martiri” è il contenuto di un comunicato ufficiale. (Continua a leggere dopo la foto)

Proprio l’arrivo della portaerei americana Uss Gerald Ford nel Mediterraneo orientale, avvenuto nelle scorse ore, è stato visto da molti analisti come funzionale a eventuali operazioni militari contro il Libano in caso di intervento. Gli Usa hanno già parlato ufficialmente della possibilità di inviare un secondo mezzo nell’area.
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