Dopo i guadagni miliardari con il farmaco anti Covid che hanno chiamato vaccino, Pfizer punta su un nuovo affare. E no, non si tratta dei presunti vaccini contro il cancro, ma della pillola contro l’obesità. Il colosso farmaceutico la sta infatti testando, e secondo i suoi vertici questo mercato vale fra 90 e 100 miliardi di dollari l’anno. Un mercato affollato, dato che almeno altri due competitor sono in fase avanzata di sperimentazione dello stesso farmaco: Eli Lilly e Novo Nordisk. Poi quanto sia attendibile la frase “fase avanzata di sperimentazione” dopo quanto vissuto con i prodotti anti Covid è tutto da chiarire. Ad ogni modo, sono i numeri a fare impressione, e il modo in cui si parla di denaro. I particolari sulla sperimentazione del nuovo farmaco, ovviamente e come sempre non troppo dettagliati, sono contenuti nella documentazione che la stessa Pfizer ha inviato a Goldman Sachs group. E anche questo la dice lunga. (Continua a leggere dopo la foto)
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C’è stato infatti un incontro tra il vicepresidente esecutivo e direttore del settore ricerca e sviluppo di Pfizer con gli analisti finanziari specializzati nel settore di riferimento. Come spiega Open, Pfizer spiega di avere due catene di sperimentazione su diabete e obesità legati all’efficacia di due molecole: il danuglipron e il lotiglipron. Stando alle poche informazioni diffuse dalla stessa azienda farmaceutica sulla pillola contro l’obesità, “il danuglipron è stato sviluppato prima”, quindi ci sarebbero più dati sui pazienti; poi c’è il lotiglipron, “che è stato sviluppato prima, ma è arrivato più tardi”. Il danuglipron verrebbe somministrato due volte al giorno, mentre il lotiglipron una sola volta. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il vice presidente di Pfizer ha detto che sulla pillola contro l’obesità al momento c’è il massimo riserbo e che c’è bisogno di un “investimento enorme”. Pao ha poi aggiunto: “Penso che se si riesce a raggiungere i medici di base, si può davvero avere un vantaggio. Poi, il potente team di marketing di Pfizer può davvero aiutare a penetrare nel mercato”. Parole che fanno raggelare il sangue per la loro spietata freddezza, tutte incentrate su logiche di mercato e non sulla vera mission, cioè la salute delle persone. La riprova, insomma, che quanto si è detto sui cosiddetti vaccini anti Covid era vero. Intanto, l’azienda va avanti e prevede la commercializzazione della pillola tra il 2024 e il 2025. Ma nel frattempo Pfizer punta ancora sul vaccino mRNA per il Covid. E questa è la vera assurdità. (Continua a leggere dopo la foto)
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Pfizer, non solo la pillola contro obesità. Avanti coi vaccini
Secondo Pfizer i tecnici della casa farmaceutica a giugno hanno individuato il ceppo Covid che circolerà ancora in autunno “e saremo pronti per il lancio a settembre” del nuovo vaccino. Ma si guarda già avanti, visto quanto è redditizio questo mercato con il favore dei governi. Quindi il vicepresidente Pao ha spiegato di di avere messo in cantiere un trivalente con iniezione unica: “Credo che alla fine, per motivi di convenienza per i pazienti, pensiamo che un triplo vaccino sia il punto in cui vogliamo arrivare. In questo modo, con una sola iniezione, si è protetti contro COVID, RSV e influenza”.
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