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“Via carne e latticini”. I sindaci Pd vanno alla guerra “green”: “Anche i vestiti nuovi…”

Pubblicato il 14/07/2023 08:50 - Aggiornato il 17/07/2023 09:04

Guerra a carne e latte, addio ai mezzi di trasporto privati. Ma anche regole ferree sull’acquisto di nuovi capi di abbigliamento. Sono questi alcuni degli obiettivi fissati dalla rete C40, network globale nato nel 2005 con lo scopo di “sviluppare e implementare politiche per la riduzione delle emissioni e la gestione dei danni e dei rischia ambientali” e che, come raccontato da Stefano Borgonovo sulle pagine de La Verità, include tra i propri finanziatori anche i soliti Bill Gates e George Soros. Una rete che raggruppa i sindaci di diverse città, anche italiane, che in questi giorni hanno sottoscritto un documento dal nome Urban Nature Declaration, fissando una serie di traguardi da tagliare entro il 2030. Quali? Presto detto. (Continua a leggere dopo la foto)
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Tra le 31 città che hanno sposato l’accordo del C40 ci sono anche Milano e Roma, entrambe guidate da esponenti di quel Partito Democratico sempre favorevole alle “rivoluzioni Green”, anche quando rischiano di mettere in serie difficoltà economiche le famiglie. Gli obiettivi sono stati divisi in “minimi” e “ambiziosi” e i firmatari si impegneranno a fare il possibili per raggiungere almeno i primi. (Continua a leggere dopo la foto)
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Tra questi, prospettive nobili come città più verdi, con più parchi e zone dove passeggiare lontano dal traffico. Ma anche altri che stanno facendo discutere (e parecchio) gli utenti social. Il consumo di carne e latticini, per esempio, dovrà ridursi come “minimo” a 16 e 19 chili l’anno a persona. Ma il traguardo più ambizioso è eliminare entrambi i prodotti dalle diete di ogni cittadino. Un problema non da poco per le migliaia di persone che, nel nostro Paese, lavorano in questi settori alimentari. (Continua a leggere dopo al foto)

Via carne, latticini e vestiti nuovi: l’accordo del C40

Per quanto riguarda i vestiti, invece, andrà scoraggiato l’acquisto eccessivo. Con l’obiettivo minimo di limitare le spese di ogni cittadino a 8 capi l’anno, 3 nel caso di dovesse riuscire a centrare il traguardo più ambizioso. Viene da chiedersi, anche in questo caso, quale potrebbe essere l’impatto per le tante aziende che operano nel settore lungo lo Stivale.

Il programma prevede anche lo stop al trasporto privato, che dovrà via via sparire definitivamente, una riduzione nell’uso dell’acciaio e del cemento per le infrastrutture e una guerra serrata alle “tratte brevi” in aereo: ogni persona potrà effettuarne una ogni 2 anni. Non sono mancate le proteste in rete di chi, dietro questi progetti, vede il rischio di lasciare a casa milioni di lavoratori: “I sindaci del Pd e i loro amici Gates e Soros spieghino alle famiglie perché tante di loro non avranno più uno stipendio su cui contare”.

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