Un crescendo di sparate ormai senza più limite, in un contesto di odio sempre maggiore nei confronti di chi ancora non si è piegato alla dittatura sanitaria ed esprime, come sarebbe normalmente suo diritto, dubbi sull’efficacia e la sicurezza dei vaccini. Un peccato mortale, nell’Italia di oggi. Tanto che Pier Luigi Bersani, ex segretario del Partito Democratico e fondatore di Articolo Uno, è arrivato addirittura a paragonare i no-vax ai fascisti.
Bersani ha chiesto l’applicazione della legge Mancino per i cosiddetti no-vax, termine che oggi viene immediatamente accostato a chiunque osi esprimere perplessità sui farmaci anti-Covid. Ospite di Giovanni Floris al programma Dimartedì, in onda su La7, l’ex governatore dell’Emilia-Romagna ha infatti spiegato: “Chi sono i non vaccinati italiani? È un universo che va distinto in due o tre pezzi. C’è il pezzo più rumoroso che io definisco ‘No Vax, Sì Dux’. Stanno facendo un’operazione politica e sono fascisti. Punto. Il ministero degli Interni forse potrebbe considerare un po’ meglio l’applicazione della legge Mancino”.
Bersani ha poi proseguito la sua surreale analisi spiegando che, dopo i “no-vax fascisti, “c’è anche tutta la fascia più intellettuale degli scettici, che descrivono la questione della libertà. E infine c’è semplicemente gente che ha paura dei vaccini”. Per poi raccontare, a mo’ di parabola, il suo incontro con i detrattori dei farmaci anti-Covid: “Incontro tanta gente che ha paura e io, per convincerla, uso questo sistema: le descrivo un po’ quel che mi è capitato di sentire, e purtroppo talvolta anche di vedere, che cosa vuol dire ammalarsi sul serio di Covid e cosa significhi morire in quel modo lì. Credo che bisogni aiutare molta gente a superare questa paura. Non bisogna aver paura, perbacco. Ragazzi, ma una volta, quando passava il medico e ti diceva che ti dovevi vaccinare, chi è che obiettava? Nessuno”.
Spazio anche a un aneddoto: “A Roma, mentre camminavo, mi venne incontro animosamente un signore che mi disse: ‘Ti sia chiaro che io non mi vaccino’. Gli risposi: ‘E io non chiamo l’ambulanza. Ciao’. E alla fine ci siamo dati una pacca sulla spalla”. Un Bersani in stile profeta, che predica a favore dei vaccini e converte gli scettici. E non esita a bollare come “fascista” chi ancora resiste ai diktat dei virologi-santoni.
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