La sinistra riparta da… Sabrina Ferilli. Magari qualche militante lo ha pensato davvero, considerando che le dichiarazioni della nota attrice in merito al Partito democratico, e particolarmente alla sua segretaria Elly Schlein, stanno creando un piccolo terremoto. Se vi è del disagio che lo sbilanciamento verso la sinistra-sinistra genera in taluni tra i più moderati, nella composita galassia del partito-contenitore, c’è anche chi è un militante storico del vecchio Partito comunista e parimenti non si sente rappresentato dai Dem attuali. Ma cosa ha detto l’attrice? In una intervista concessa a Vanity Fair ha parlato anche di politica, essendo notoriamente appassionata della materia e, come ricorda la Repubblica, figlia di un dirigente del Pci di Fiano romano. Ma, addirittura, Sabrina Ferilli rivaluta Giorgia Meloni, che “rimane coerente e fedele a quanto ripetutamente dichiarato”, anche se, naturalmente, su tanti temi “sono molto distante”. Le stilettate, invece, sono tutte per il nuovo Pd a guida Schlein: “Oggi la sinistra si occupa di alcuni temi assolutamente importanti, come le discriminazioni, ma dovrebbe insistere anche su quelli più trasversali, come il lavoro, la sicurezza, la scuola“. Qualcuno, anche a sinistra, doveva pur dirlo. (Continua a leggere dopo la foto)
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Le critiche a Elly Schlein
E ancora, sulla stessa segretaria: “È troppo radicale e fa fatica a convogliare l’interesse di tutti”. In merito alla scuola, ad esempio, “non è stato fatto nulla e la sinistra è stata al governo per tanti anni”. Ecco, qualcuno ricorda che il Pd ha governato a lungo senza risolvere talune delle criticità che oggi lamenta, o combattere alcuna delle battaglie che oggi si intesta. Ma oltre ai diritti e alle discriminazioni, oltre al fervore immigrazionista, temi che “non sono interesse di tutti”, prosegue, altre problematiche paiono più urgenti e meriterebbero una risposta concreta. Sicché, ancora nelle parole di Sabrina Ferilli: Faccio l’esempio della scuola: l’Italia ha livelli di analfabetismo e di abbandono scolastico preoccupanti (…) Se non coltivi le nuove generazioni, la cultura, come fai a far crescere il Paese?”. Poi c’è il tema, di cui si dibatte nelle ultime settimane, del salario minimo: “Sacrosanto, una battaglia che solo ora è stata sollevata, un po’ in ritardo“. (Continua a leggere dopo la foto)
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L’errore del Pd
Per concludere, con la serenità di chi non abbia preconcetti o pregiudizi ideologici, l’attrice individua l’errore tipico del Pd e della sinistra italiana, bollare come “fascismo” ogni opinione avversa: “L’errore della sinistra sotto elezioni – ancora Ferilli nell’intervista – è stato quello di dire: non votatela perché è fascista, invece di proporre alternative”.
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