Come fatto non più tardi di due giorni fa, ci occupiamo di un bizzarro caso di autocensura e, ancora una volta, stiamo parlando della Rai. Il servizio pubblico, in quanto tale ha (dovrebbe avere) la missione di essere plurale, ospitare le istanze e le idee di ciascuno. Non è così, evidentemente, almeno quando si parla del Covid-19. A emergenza dichiarata terminata dalla stessa Oms oramai da mesi, in alcuni vi è ancora il terrore di ciò che faticosamente sta venendo a galla, che è solo la punta di un gigantesco iceberg. Succede, dunque, che la trasmissione radiofonica Giù la maschera, su Rai Radio 1, condotta da Marcello Foa, inviti Massimo Citro della Riva, lo psicoterapeuta sospeso dall’Ordine dei Medici della provincia di Torino per le sue posizioni sulla campagna vaccinale, e che il Partito democratico, ovviamente, denunci l’accaduto come qualcosa di grave. Peraltro, a “bilanciare” la presenza del medico negazionista, c’erano l’infettivologo Massimo Galli e Francesco Zambon, ex capo dei ricercatori dell’Oms che scrissero il rapporto choc sulla gestione della prima ondata della pandemia da parte del governo italiano. (Continua a leggere dopo il VIDEO)
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Mi chiedo che idea di servizio pubblico ci sia dietro l’invito a Massimo Citro della Riva, che fu sospeso dall’Ordine dei medici, a parlare di Covid, sparando a zero sui vaccini. Mi chiedo cosa stiano facendo della Rai, della responsabilità nei confronti di chi ascolta. Vergogna pic.twitter.com/I8iOkQOr1i
— nomfup (@nomfup) September 19, 2023
Cosa ha detto Citro
“La Rai deve con urgenza spiegare come sia stato possibile invitare a parlare di Covid Massimo Citro della Riva”, hanno scritto i componenti del PD, di Sinistra Italiana e Italia Viva in seno alla Commissione di Vigilanza Rai. E ancora: “Questo signore, un complottista e negazionista che si è rifiutato di vaccinarsi affermando che non intendeva diventare un Ogm, per quindici minuti è stato intervistato su Rai Radio1”. La Rai, dicono, “dovrebbe avere l’obbligo di puntare sulla scienza”. Non sappiamo bene se sia la stessa “scienza” che ha solo generato disastri lungo questi tre anni, ma sappiamo che per definizione la scienza non è un monolite e non contempla dogmi: procede hegelianamente per tesi, antitesi e sintesi; esperimenti, prove e revisioni. Ora, vediamo cosa abbia detto di così “grave” il povero Citro: “Noi introduciamo con l’inoculazione nell’organismo una pericolosa tossina senza la minima attenuazione, che infatti produce tutti i danni che stiamo vedendo: è inutile che facciamo finta che non sia così. Non serve a nulla perché non è un vaccino”. Forse nel PD non lo sanno, ma lo stesso scopritore della biotecnologia a mRNA, Robert Malone, asserisce da sempre che non si tratti, tecnicamente, di vaccini e ha disconosciuto l’uso della tecnologia mRNA nei cosiddetti vaccini. (Continua a leggere dopo la foto)
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La Rai “si dissocia”
Ad ogni modo, prontamente, la Rai ha preso le distanze dalle affermazioni del medico, sottolineando il pericolo di diffondere disinformazione in un momento critico della lotta contro il Covid. Ecco l’atto di contrizione di Francesco Pionati, direttore del Giornale Radio Rai: “Ho l’obbligo di chiarire che esse non corrispondono in alcun modo né al mio personale pensiero, né alla linea editoriale dei Gr e di Radio 1, la quale al contrario, pur nel rispetto e nel libero confronto di tutte le opinioni, tende a sostenere ogni iniziativa della sanità pubblica finalizzata a contrastare l’epidemia di Covid, a cominciare dalla tutela dei più fragili”. E, se non bastasse, come leggiamo su Il Mattino: “Colgo l’occasione per invitare tutti i conduttori, in presenza di dichiarazioni estreme rese dai loro ospiti, a chiarire che le stesse sono fatte a titolo personale e non rispecchiano in alcun modo la posizione della Redazione e della Rete”. (Continua a leggere dopo la foto)

Le proteste a sinistra
Innumerevoli le prese di posizione degli esponenti politici che reputano grave che qualcuno abbia espresso opinioni divergenti dalla narrativa ufficiale e dal pensiero dominante. Ci limitiamo a citare i più noti. “Mi chiedo che idea di servizio pubblico ci sia dietro l’invito a Massimo Citro della Riva, che fu sospeso dall’Ordine dei Medici, a parlare di Covid, sparando a zero sui vaccini”, scrive in un post su Twitter, Filippo Sensi, senatore del Pd. Per Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, “Ci risiamo, la nuova trasmissione radiofonica della stagione di occupazione dell’azienda da parte della destra ha superato ogni limite: ora fanno parlare di Covid un medico sospeso dall’Ordine dei Medici.
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