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Il bluff di Patuanelli sulla difesa dell’italianità: Mediaset sì, le altre aziende no. Ecco perché

Pubblicato il 24/11/2020 16:20

Il balletto del ministro Patuanelli su Mediaset e Berlusconi è vergognoso. Ha provato in tutti i modi a camuffare la realtà, ma non gli è riuscito. In extremis, ha provato a salvare la faccia (la sua e quella del fu Movimento 5 Stelle) tirando in ballo la difesa dell’italianità dell’azienda. E sulle prime qualcuno gli ha anche creduto. Poi quando gli è stato fatto notare – per primo il leader di ItalExit Gianluigi Paragone – che finora si era mai prodigato così tanto per difendere le altre mille aziende italiane già scippate dai francesi e da altri scompetitor stranieri, allora lì non ha più saputo che pesci pigliare ed è calato il profondo silenzio.

Per non parlare del fatto che la norma “salva-Mediaset”, che sta facendo discutere la politica nelle ultime settimane, è stata inserita con un emendamento nel “decreto Covid” al Senato. Non c’entra nulla con l’epidemia in Italia, ma interviene sulle aggregazioni nel settore delle telecomunicazioni affidando all’Autority per le tlc (Agcom) l’ultima parola in tema di incrocio tra tlc, radio, tv e giornali. Una mossa che va in difesa di Mediaset da possibili assalti “ostili” della francese Vivendi.

A prendersi la responsabilità della norma è, appunto, Patuanelli, ministro M5S. In un’intervista al Fatto Quotidiano ancora oggi difende l’iniziativa: “La norma è giusta e serve per colmare il vuoto normativo seguito alla sentenza della Corte di giustizia Ue che ha stabilito che i limiti all’incrocio fra media e tlc per un operatore non devono essere fissati rigidamente. È una normativa momentanea che dà all’Agcom il potere di decidere sull’incrocio e sul pluralismo dell’informazione”. Ma a chi vuole prendere in giro Patuanelli?

Peccato che l’Europa non c’entri nulla e soprattutto che questa è una norma ad aziendam bella e buona. Che puzza ancora di più ora che sono venuti alla luce del sole gli incontri (vedi Di Maio a cena con la Casellati) e i flirt tra Movimento 5 Stelle e Forza Italia per blindare il governo e quindi le poltrone. A pensar male è peccato ma spesso ci si indovina, diceva qualcuno… Ad ogni modo, la questione fa infuriare ancor di più se si pensa che, ad esempio, nel silenzio di tutti la Francia continua a mangiarsi le banche italiane o che le aziende che andavano difese sono state lasciate sole e svendute agli stranieri.

Il trucchetto di Patuanelli, quindi, non regge: volevano difendere solo un’azienda, Mediaset, e non le altre. Altro che italianità! Perché Mediaset, in questo momento, vuol dire tante cose per il governo e per il Movimento 5 Stelle: vuol dire soprattutto fare un favore a Berlusconi in cambio dei voti che serviranno quando la maggioranza avrà difficoltà con i numeri in parlamento.

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