Se non è un record poco ci manca. Violare per ben 117 volte la Ztl potrebbe a tutti gli effetti essere considerato un primato, specie se questo si traduce poi in 8mila euro totali di multe. Ma attenzione, perché i colpi di scena in questa storia sono altri. Siamo a Palermo, dove un’automobilista si è ritrovata nella cassetta della posta decine e decine di multe da pagare. 117 contravvenzioni per l’esattezza. La colpa è quella di essere entrata più e più volte con la sua auto in un’area Ztl senza avere ovviamente il pass necessario. Ma la donna ha voluto fare ricorso e si è rivolta al giudice. Su quali basi pensava di poterla fare franca? E qui ecco che accade l’impensabile. (Continua a leggere dopo la foto)
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L’automobilista ha potuto fare ricorso perché i verbali sarebbero arrivati in ritardo, e come prevede la norma il conducente del mezzo multato può dunque opporsi. Il bello è che il giudice del tribunale di Palermo ha infatti accolto, parzialmente, il ricorso perché delle 117 multe ricevute, dovrà pagarne solo, si fa per dire, 13. Tutte le altre sono state annullate perché i verbali sono stati notificati in ritardo dal comune siciliano. La donna, che si occupa di assistenza ai bambini, era entrata più volte nella Ztl nel suo tragitto casa-lavoro, passando sotto i varchi di via Roma e via Lincoln. (Continua a leggere dopo la foto)
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Palermo, 117 multe in Ztl: il ricorso dell’automobilista
La donna ha detto di non essersi mai accorta di essere finita in contravvenzione per aver violato la Ztl di Palermo. Il giudice di pace in prima battuta, però, l’aveva condannata a pagare tutte le multe per un somma totale di circa 8.000 euro. “L’importante è che l’Amministrazione affidi in tempi brevi, o comunque entro la scadenza, il plico al servizio postale, non rispondendo di eventuali ritardi dovuti ad altro”, aveva scritto. Insomma, è abbastanza ragionevole credere che davvero la donna non sapesse della Ztl, altrimenti non ci sarebbe passata per 117 volte.
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