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Caro affitti, la soluzione geniale di una studentessa: “Altro che tende fuori dall’università!”

Pubblicato il 06/06/2023 09:31 - Aggiornato il 24/06/2023 08:52

Ci sono studenti che protestano da settimane fuori dall’università, seduti dietro le ormai celebri “tende” elette a simbolo della lotta conto il caro-affitti di alcune grandi città, Milano su tutte. E ci sono altri che, di fronte alle difficoltà economiche, hanno cercato invece delle soluzioni pratiche per continuare a studiare senza svenarsi. È il caso di Sara, una ragazza protagonista di un servizio del Tg3 dedicato alla nascente moda del “Prendi in casa”. Di cosa si tratta? Un sistema che permette ai giovani di trovare una sistemazione vicino al proprio ateneo, evitando così di dover viaggiare per lunghe tratte con mezzi propri o pubblici, in cambio dell’aiuto dato a persone sole e in difficoltà. (Continua a leggere dopo la foto)
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Sara, la protagonista del servizio, ha così trovato una soluzione: dorme a casa di una signora anziana e non più autosufficiente e la aiuta in caso di bisogno durante la notte. In cambio la famiglia, che non poteva lasciare la donna senza nessuno in casa, le offre volentieri un alloggio, così da permetterle di andare all’università al mattino percorrendo una distanza decisamente ridotta. E senza spese. (Continua a leggere dopo la foto)

Caro affitti, arriva la geniale soluzione di una studentessa

“Sara aveva bisogno di un luogo vicino l’università dove potersi fermare, senza fare avanti e indietro da casa – ha spiegato la proprietaria di casa che ospita la giovane al Tg3 – a me invece serviva una persona che dormisse qui per farmi sentire sicura con mia madre anziana. Siamo state fortunate a trovare questa soluzione”. E così Sara, che studia per diventare insegnante di sostegno, ha trovato una sistemazione. (Continua a leggere dopo la foto)

A Milano è l’associazione “Meglio Milano” a far incontrare anziani e giovani. Gli uni ospitano gli altri, in cambio di un piccolo contributo per le spese della casa ma senza alcun canone d’affitto da pagare. Una soluzione che permette così ai giovani che non possono permettersi pesanti esborsi di continuare a studiare senza percorrere folli distanze ogni giorno.

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