Andare a dormire per non svegliarsi più. Sono sempre più numerosi, in tutto il mondo, i casi di morte improvvisa che, facendo il paio con i cosiddetti “malori improvvisi”, registrano una tendenza allarmante, inquietante per dimensioni e taciuta dalla comunità scientifica, forse perché le statistiche sono “impazzite” a partire della primavera del 2021, in esatta coincidenza e a seguito della massiccia campagna vaccinale. E non lo dicono i complottisti o i No-Vax: lo dicono i numeri, e le “virostar” di un tempo non desiderano, in tutta evidenza, approfondire la problematica. Costoro preferiscono trincerarsi dietro una sempre più inverosimile “Nessuna correlazione“. Anche nel caso di persone giovani e sane, atleti o ex atleti. Ad esempio, e purtroppo, registriamo il triste caso di Helen Smart, appena 42enne, ex nuotatrice olimpica inglese, che da alcuni anni era dirigente di una scuola elementare. La donna era in vacanza nel Lake District, nel nord ovest dell’Inghilterra, con la sua famiglia: si trovava vicino al lago di Coniston per festeggiare i 40 anni di suo fratello Rob con i suoi genitori, il marito Craig, due figli e gli altri familiari. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il sorriso di Helen Smart
“È stato uno shock enorme – dice oggi la sorella, Nicola – Non stava male, quindi non possiamo crederci. Lo stiamo vivendo come un incubo da cui stiamo aspettando di svegliarci”. Come riportato dal Daily Mail, la figlia Heidi avrebbe cercato invano di svegliare la madre alle 4 del mattino. “Heidi si è svegliata nella notte e l’ha raggiunta a letto. Ha detto a suo padre che la mamma non si svegliava”, ha raccontato Linda, la madre di Smart, al giornale. Il padre ha condiviso sui social network un post pubblico, anche a nome della moglie e degli altri familiari e degli amici dell’atleta olimpica: “Helen era il nostro orgoglio e gioia (…) Linda ed io non riusciamo a capire come possa semplicemente andare a dormire e non svegliarsi”. In queste ore, inoltre, stanno giungendo messaggi di cordoglio dal mondo del nuoto: Sharron Davies ha descritto Helen in un tweet come una “competitor feroce”, ma “con un enorme sorriso”. Il medesimo sorriso di cui leggiamo in un altro post sui social, quello dell’ex campione del mondo, il nuotatore britannico Mark Foster, per il quale Helen Smart “aveva un sorriso contagioso”. La compagna Sarah Ruckwood, ancora sulla solarità di Helen, scrive: “Soprattutto ricordo Helen come una persona che illuminava sempre una stanza quando vi entrava, e la sua risata contagiosa portava un sorriso sul volto di tutti”. La giovane donna aveva ha gareggiato per la Nazionale britannica nel dorso 200m alle Olimpiadi di Sydney 2000 e deteneva una serie di medaglie, tra cui il bronzo ai Giochi del Commonwealth 1998 e gli argenti al World Short del 1999. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il sacerdote siciliano deceduto in Albania
E adesso torniamo alle vittime italiane di morte improvvisa a seguito di malore fatale, giacché non sono mancati, purtroppo, gli eventi luttuosi in questi giorni: ha destato profonda commozione il malore iche ha stroncato un 45enne sacerdote di Partinico, don Massimiliano Nobile, colto da infarto mentre si trovava in Albania, nella comunità di Shenkoll, a 50 chilometri dalla capitale Tirana. A dare la notizia dell’improvvisa scomparsa è stato padre Bruno Rampazzo, superiore generale della congregazione dei Padri Rogazionisti di Messina: “Affidiamo il nostro confratello alla misericordia del Signore mentre eleviamo la nostra accorata preghiera”. Un altro religioso che si trovava con lui, padre Antonio Leuci, che si trovava con lui, lo ha immediatamente soccorso e ha chiamato i soccorsi ma i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso per arresto cardiaco. Un messaggio di cordoglio è arrivato anche da Pietro Rao, il sindaco di Partinico, che lo ricorda così: “Cittadino esemplare, da sempre impegnato nel sociale, padre Massimiliano Nobile è stato un punto di riferimento morale per la comunità partinicese e non solo”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Malore fatale per il noto giornalista
Ora spostiamoci in Calabria. Qui un uomo di circa 50 anni, di origini campane, è deceduto stamane per un malore improvviso, per la precisione a Santa Maria del Cedro, località balneare in provincia di Cosenza. L’uomo si trovava nei pressi di un esercizio commerciale, lungo la strada statale 18. Vani si sono rivelati i tentativi di rianimarlo messi in atto dal personale sanitario giunto sul posto con un’ambulanza e con l’elicottero del 118. Purtroppo, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Tornando in Sicilia, è di pochi giorni fa la notizia di un’altra scomparsa prematura, quella del giornalista 59enne Natale Bruno, colto da “malore improvviso” mentre si trovava a Catania, la sua città. Storico collaboratore dell’Agi e di Repubblica, è stato anche una firma del Giornale di Sicilia, appena la sera precedente aveva condotto l’ultimo telegiornale su Telecolor e, dicono i colleghi, come in un copione non scritto che si ripete, che “stava bene” e i familiari confermano che non soffrisse di alcun problema di salute. Il giornalista è morto nella notte mentre era a letto: ha iniziato a sentirsi male e la compagna ha immediatamente allertato i soccorsi che sono giunti sul posto con un’ambulanza, ma nonostante i tentativi di rianimarlo, che si sono rivelati vani.
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