Occorre “censire e valutare le reazioni avverse” al vaccino contro il Covid-19, e per farlo “serve commissione di studio del Ministero”. Lungo la scia dell’intervista in cui ieri la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dichiarato la disponibilità dello Stato ad assumersi le proprie responsabilità sui danni collaterali dovuti alla vaccinazione, anche il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha rilasciato dichiarazioni incoraggianti, in una intervista che ha toccato diversi temi sensibili, molto sensibili, circa il delicato comparto che si trova a gestire, e i delicatissimi temi che deve affrontare. L’intervista esclusiva rilasciata a Il Giornale d’Italia chiarisce anzitutto un punto, relativo alla commissione parlamentare d’inchiesta sulla sconsiderata gestione dell’emergenza Covid ai tempi della massima esposizione, e dunque sull’assurdo e deleterio operato della premiata ditta Conte e Speranza, e il punto è questo: sollecitato su chi debba presiedere la commissione, la risposta è: “Non credo quindi sia opportuno avere un virologo o una virostar“. Ci pare già un buon punto di partenza. Possiamo, dunque, tirare un sospiro di sollievo. Il presidente della commissione è bene che sia “una figura terza che possa valutare con indipendenza quello che è successo senza essere unilateralmente schierata“. (Continua a leggere dopo la foto)
Green pass globale? “Non aderiremo”
Un altro tema su cui si dibatte molto è quello del cosiddetto Green pass globale promosso dall’Organizzazione mondiale della sanità. Come è noto ai più, quello che chiamiamo “Green pass globale” nasce da un accordo tra l’Oms e l’Unione europea del giugno scorso, una partnership per rafforzare la sicurezza sanitaria globale; un partenariato per la “salute digitale”. Evidentissime sono le ricadute potenzialmente negative, e ad ampio spettro: dai timori per la privacy dei dati sensibili e per le conseguenze di chi non si trovasse in regola a quelli relativi alle libertà individuali. Sicché, come già fatto lo scorso 5 marzo, Schillaci conferma la bocciatura: “Non abbiamo nessun interesse ad applicarlo in Italia”. Ma allora perché è finito nel testo del cosiddetto Decreto PNRR, in Gazzetta Ufficiale dal 2 marzo. Il ministro parla di una incomprensione, e conferma: “Verrà presentato un emendamento per riformulare il testo e ricondurre la norma agli obiettivi PNRR in tema di salute, a partire dalla piena operatività del fascicolo sanitario elettronico“. (Continua a leggere dopo la foto)
Ancora sugli effetti avversi
Tornando all’esame degli affetti avversi con cui abbiamo introdotto l’articolo, una commissione di studio per censire tutti i casi che si sono verificati, valutarli e capire come gestirli è “opportuna“, spiega il ministro Schillaci: “Credo che si potrebbe fare serenamente cercando di capire la dimensione e tipologia degli effetti avversi che si sono verificati“. Sarebbe auspicabile, pertanto, che collabori e proceda parallelamente alla commissione parlamentare. Non resta che augurarci che tali dichiarazioni trovino aderenza nell’operato, appunto, della commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione della pandemia, che ha ottenuto il via libera alla istituzione nelle scorse settimane e che dovrà indagare su lockdown, reazioni avverse al vaccino, Green pass, e anche in merito ad enormi sprechi come quello dei famigerati banchi a rotelle. (Continua a leggere dopo la foto)
La Malattia X (che non esiste)
Infine, il discorso cade sulla ridicola minaccia della Malattia X, che in realtà non è una malattia, semplicemente non è; non esiste. Lasciamo parlare Orazio Schillaci, attraverso la sua risposta: “Mi dispiace che tante volte compaiono notizie allarmistiche sui giornali che tolgono la serenità. Anche perché oggi, se guardo alle priorità della salute degli italiani, credo che bisogna impegnarsi sugli screening, sull’oncologia, sulla prevenzione: su tante cose che durante il Covid sono state trascurate“.
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