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Muore dopo il vaccino, la rabbia dei parenti: “Aspettiamo ancora di conoscere la verità”

Pubblicato il 19/11/2021 14:13

Una tragedia assurda, quella di Augusta Turiaco, morta a seguito della vaccinazione anti-Covid dopo “un’agonia durata 19 giorni”. Un dramma per il quale i parenti della donna, docente di musica di 55 anni residente nel messinese, non si danno pace, disposti a tutti pur di conoscere la verità. E per il quale l’avvocato Daniela Agnello, legale dei famigliari, ha presentato un esposto alla Procura di Messina, che ha assegnato il fascicolo ai sostituiti procuratori Rende e Conte. A oggi, però, nessuno è riuscito ancora a dare loro una risposta.

Muore dopo il vaccino, la rabbia dei parenti: "Aspettiamo ancora di conoscere la verità"

Come riportato dalla testata Live Sicilia, i parenti di Augusta hanno affidato il loro dolore a una lettera, nella quale sono ricostruiti gli ultimi giorni di vita della donna: “Il 30 marzo 2021 è morta Augusta Turiaco, docente di musica di 55 anni che, con grande senso del dovere e senza alcuna esitazione, si era sottoposta in data 11 marzo alla vaccinazione anti-Covid19 con il siero di AstraZeneca, previsto per la categoria degli insegnanti. Dopo un’agonia durata 19 giorni, è stata dichiarata la morte cerebrale di Augusta. Dagli esami diagnostici strumentali e di laboratorio, eseguiti durante il ricovero in ospedale, il suo corpo risultava devastato da trombosi disseminate e grave trombocitopenia, che in data 24 marzo sono sfociate in una grave emorragia cerebrale”.

“I pm – si legge ancora nel testo – hanno disposto ‘accertamento tecnico irripetibile autopsia e successivo accertamento medico legale sulla salma di Turiaco Augusta’. Nonostante siano trascorsi ben 233 giorni, a tutt’oggi non risulta depositata la relazione medico legale. La famiglia di Augusta Turiaco aspetta ancora di sapere, con verità e trasparenza, quali siano state le cause che hanno determinato il suo decesso. Ad attendere queste risposte sono i genitori novantenni Paolo ed Helga, ma anche i due figli Alessandro e Tiziana di 23 e 26 anni, ancora studenti universitari, il compagno Massimo, i fratelli Nunzio e Dora, oltre ai familiari, gli amici e la città di Messina Si chiede una risposta all’inconsolabile domanda che ogni giorno, da 7 mesi a questa parte, li tormenta: cosa ha ucciso Augusta, donna sana e felice che fino a quel maledetto 11 marzo, giorno della somministrazione del vaccino Astrazeneca, scoppiava di salute? Augusta Turiaco ha firmato un consenso che alla data dell’11 marzo non conteneva l’informazione e ometteva i possibili effetti avversi della vaccinazione”.

“Anche la trasmissione Report in data 25 ottobre 2021 – conclude la nota – si è occupata del ‘disastro comunicativo’ del vaccino Astrazeneca e ha riportato proprio il caso di Augusta. Nel suo sangue, infatti, sono stati ritrovati i temibili anticorpi anti PF4, gli stessi che il prof. Andreas Greinacher, immunologo di fama internazionale che ha studiato gli effetti avversi del vaccino Astrazeneca, ha riscontrato nei suoi pazienti che hanno sviluppato grave trombocitopenia e trombosi diffuse in sedi atipiche in seguito all’inoculazione. Quella di Augusta non può e non deve essere una ‘morte indefinita’, ma va chiarita la correlazione con il vaccino Astrazeneca, oggi non più somministrato in gran parte d’Europa, Italia compresa.

“Augusta appartiene ancora a quel numero, non più così esiguo, di soggetti non ancora ‘riconosciuti’ dallo Stato, che però hanno nomi e cognomi, volti e vite spezzate, sogni e progetti interrotti, e lasciano i loro affetti nel più profondo sconforto. Per i familiari questo silenzio da parte della Procura di Messina, a cui umilmente si appellano, è inspiegabile e ingiustificabile. Tutto ciò non fa altro che aggiungere dolore su dolore ai familiari che meritano chiarezza, trasparenza e giustizia e chiedono di conoscere perché e di cosa è morta la tanto amata e indimenticabile figlia”.

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