Silvio Berlusconi è morto all’ospedale San Raffaele di Milano. Il leader di Forza Italia e fondatore di Mediaset aveva 86 anni. Berlusconi era tornato nella struttura lo scorso venerdì, dopo un lungo ricovero durato 45 giorni e terminato poche settimane fa. Era stato colpito da una polmonite e soffriva di una forma di leucemia. Come spiegato da Repubblica, in mattinata il fratello Paolo e i figli erano accorsi in ospedale, dove già si trovava Marta Fascina. Una notizia che ha colpito l’Italia intera: per oltre cinquant’anni, la figura del Cavaliere ha monopolizzato la gran parte della scena politica, dividendo il Paese. (Continua a leggere dopo la foto)
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Impresario edile, tycoon televisivo, presidente del Milan e poi del Monza, fondatore del partito Forza Italia. E soprattutto tre volte premier, a conferma di quanto la figura di Berlusconi sia riuscita ad affascinare gli italiani nonostante le tante polemiche che lo hanno sempre accompagnato, soprattutto sul fronte giudiziario. Nato a Milano il 29 settembre 1936, Berlusconi proveniva da una famiglia della piccola borghesia. I genitori sono Luigi, funzionario della Banca Rasini e Rosella Bossi, casalinga. (Continua a leggere dopo la foto)
Cresciuto in via Volturno, nel quartiere Isola, ha studiato al collegio salesiano Sant’Ambrogio di via Copernico. Qui, a 12 anni, ha conosciuto l’amico di una vita Fedele Confalonieri, attuale presidente di Mediaset e sempre al suo fianco in questi anni. Una vita, quella di Berlusconi, che si è fusa con il mito dei suoi stessi racconti: mattatore sulle navi e nei night club da ragazzo, poi la laure a 25 anni e la costruzione, tra il 1969 e il 1975, di Milano 2 e Milano 3. L’inizio di un impero che avrebbe portato il Cavaliere a fondare Telemilano e diventare, di lì a poco, il re assoluto della televisione italiana. (Continua a leggere dopo la foto)
Il momento chiave è però il biennio 1993-1994, nel pieno della rabbia per l’esplosione dello scandalo Mani Pulite. Berlusconi intuisce lo spazio lasciato libero dal crollo della Prima Repubblica e pronuncia il famoso discorso della “discesa in campo”. Vince le elezioni con Forza Italia, l’inizio di una carriera politica lunghissima e che lo avrebbe visto sempre protagonista assoluto della scena. Negli ultimi mesi, colpito da problemi di salute sempre più evidenti, aveva iniziato pian piano a farsi da parte, senza rinunciare mai, però, a far sentire la sua voce nei momenti più delicati per il partito.
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