Confessiamo che, nel leggere la notizia sulle pagine de Il Messaggero, abbiamo più volte controllato la data in cui è avvenuto il fattaccio che veniva raccontato, talmente ci sembrava anacronistico quel che era riportato dal quotidiano romano. Eppure, è tutto vero: era il 21 ottobre 2022 e ancora si “ordinava” – perché di un ordine, come vedremo, si trattava – di indossare la mascherina, con l’emergenza Covid oramai alle spalle. I fatti: Mario F., maresciallo 53enne dell’Aeronautica militare, durante lo svolgimento della prova scritta di un concorso interno, si è rifiutato di obbedire all’ordine impartito da due superiori, responsabili della prova concorsuale, un luogotenente e tenente colonnello. Il maresciallo aveva il compito di assistere gli aspiranti cadetti . L’ordine, perentorio, era quello di indossare la mascherina. Anzi il “dispositivo di copertura delle vie aeree”, come viene definito nella denuncia: sì, perché il povero maresciallo è finito a processo dinanzi al tribunale militare per “disobbedienza aggravata” (con l’aggravante del grado rivestito), avendo ricevuto un avviso di garanzia dal suo colonnello superiore e da un altro ufficiale per tale vicenda. Adesso rischia addirittura la sospensione dal servizio. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il maresciallo, che secondo la denuncia “ometteva di ottemperare alle plurime intimazioni”, aveva invano provato ad argomentare, conoscendo la legge più dei suoi superiori, che il governo Draghi dal 31 marzo 2022 avesse decretato la chiusura dello stato di emergenza dichiarato il 31 gennaio 2020, nonché che il concorso si stava svolgendo in un hangar molto grande a Pratica di Mare, con spazi quasi sconfinati. Tutto inutile. Ieri, presso il tribunale militare di viale delle Milizie si è svolto il primo atto del dibattimento processuale. Il maresciallo, difeso dall’avvocato Massimiliamo Strampelli, peraltro docente di Diritto militare, faceva conto sul fatto che le mascherine a quel dato momento fossero obbligatorie “solo nelle strutture sanitarie e nelle Rsa”, fa presente l’avvocato, così come la linea difensiva punta sul fatto che, nello specifico, in quei giorni “non si erano registrati casi Covid”. Dunque, a ottobre 2022 non era più obbligatorio indossare la mascherina durante un concorso pubblico, e pertanto: “L’ordine era illegittimo”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Sempre per il cosiddetto Decreto Draghi, il Decreto legge 24 del 2022, “per i concorsi pubblici non vi era più alcun tipo di restrizione dalla data del 30 giugno 2022”, fa notare ancora il legale del maresciallo.
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