In queste ore di accesi dibattiti politici sul tema dei migranti e sulla gestione dei flussi, con l‘Unione Europea e i vari Stati membri che continuano a ignorare le richieste d’aiuto italiane, c’è un video che sta facendo il giro dei social dividendo gli utenti. Si tratta di un filmato realizzato a bordo della Geo Barents, imbarcazione di Medici Senza Frontiere, e diffuso dalla Bbc: nella clip si vedono 61 migranti, raccolti dalla nave, intenti a ballare sfrenati in compagnia dell’equipaggio, mentre l’imbarcazione si dirigeva verso Civitavecchia. Il salvataggio, tra l’altro, era avvenuto nella zona Sar della Libia, non proprio vicino alle nostre coste, ma una volta che la Geo Barents si è poi messa in marcia verso l’Italia è scattata la festa. (Continua a leggere dopo la foto)
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Immagini che hanno iniziato a fare il giro dei social proprio mentre il Viminale dava informazione ben precise in merito all’emergenza sbarchi e ai costi di ogni migrante: secondo i dati diffusi dal ministero, il costo per chi sbarca è di 35,82 euro al giorno, che diventano 120 euro per i minori non accompagnati, vista la necessità di tutele e servizi speciali. (Continua a leggere dopo la foto)

E ancora: il costo di ogni rimpatrio è di 2.365 euro. Per quanto riguarda invece i Cpr (Centri di permanenza per i rimpatri) le spese sono di 32 milioni di euro l’anno, in crescita rispetto allo scorso anno (erano 26,7 milioni) e destinate a salire, secondo le previsioni, nel 2024 (arrivando fino a 46 milioni). Cifre alle quali, poi, bisogna aggiungere tutti gli oneri che derivano da un maggiore impiego delle forze dell’ordine, degli operatori sanitari e dei servizi sociali. (Continua a leggere dopo la foto)

Considerando l’aumento degli sbarchi rispetto al 2022 (da 71 mila a 133 mila migranti), c’è chi stima addirittura un impatto sui conti pubblici pari a 3,5 miliardi di euro. Cifre da capogiro ipotizzate proprio nei giorni in cui la Germania ci ha ricordato come salvare vite in mare sia “un dovere giuridico e morale”. Salvo poi, al momento di affrontare il tema della redistribuzione dei migranti sbarcati, voltarci come sempre le spalle.