Vai al contenuto

“Via il segreto a tutti i documenti”. Rivoluzione Meloni: cosa può saltare fuori ora

Pubblicato il 03/08/2023 10:35 - Aggiornato il 03/08/2023 11:58
Meloni desecretare documenti strage

In Italia si riesce a far polemica persino sulle stragi. E si riesce a farlo anche a distanza di decenni. Di solito, inutile dirlo, le polemiche vengono innescate da sinistra per attaccare un governo di centrodestra che sta andando fortissimo e che vola nei sondaggi. Incapaci di trovare argomentazioni credibili sul fronte economico, sociale e del lavoro, si attaccano a polemiche sterili dalle quali poi escono con le ossa rotte. È il caso, recentissimo, della strage di Bologna, avvenuta il 2 agosto del 1980. Nel giorno del ricordo di quella tragedia, Giorgia Meloni prende parola e mette alcuni puntini sulle “i”, sgombrando il campo dalle accuse sinistre di presunte ambiguità dell’esecutivo, e facendo anche un annuncio molto importante: “Desecretare atti e dei documenti”. Dice la premier: “È stato il nostro governo a cominciare ad spalancare le finestre, a far entrare aria nuova perché si giunga alla verità su Bologna”. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Criminale”, “Vada in un Paese…”. Belpietro contro l’eco-attivista, il duro scontro a Zona Bianca (VIDEO)
>>> “Emanuela Orlandi non è stata l’unica!” Una lettera in codice indica una nuova pista: “Altre ragazze e donne…”

Dice ancora Giorgia Meloni: “La strada per arrivarci, alla verità di questa e delle altre stragi che hanno segnato l’Italia nel dopoguerra, passa pure nel mettere a disposizione della ricerca storica il più ampio patrimonio documentale e informativo possibile”. E ancora: “Questo esecutivo, fin dal suo insediamento, ha accelerato e facilitato il versamento degli atti declassificati all’Archivio centrale dello Stato e li ha resi più agevolmente consultabili, completando quella desecretazione che era stata avviata dai governi precedenti”. Palazzo Chigi, assicura la Meloni, non smetterà di impegnarsi per far emergere tutto il nascosto. Ma ancora più forti e nette sono state le parole dei ministri dell’Interno e della Giustizia e del presidente del Senato La Russa. Parole che hanno ammutolito la sinistra. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Dove lo vedremo”. Incredibile Santoro, il colpo di scena che nessuno si aspettava

Meloni e il governo: “Desecretare documenti strage Bologna”

Il presidente del Senato La Russa si è soffermato sull’importanza di desecretare atti e documenti: “Abbiamo un impegno di conoscenza che dobbiamo rispettare nei confronti delle vittime del terrorismo, in relazione al quale ritengo fondamentale proseguire nell’opera di desecretazione degli atti delle commissioni parlamentari d’inchiesta che hanno indagato su molte tragiche pagine del nostro passato”. Poi ha precisato: “Va doverosamente ricordata la definitiva verità giudiziaria che ha attribuito alla matrice neofascista la responsabilità di questa strage. Bisogna rimuovere ogni dubbio, ogni ombra, ogni interrogativo ancora aperto. Ne va della credibilità delle istituzioni repubblicane”. Stesse parole, sottolineando la “matrice neofascista”, proferite dal ministro Nordio e dal ministro Piantedosi. Sinistra annientata. Così il centrodestra può dormire sonni tranquilli, se questa è l’opposizione, governeranno altri 20 anni.

Ti potrebbe interessare anche: “Incriminato”. Bomba Trump negli Stati Uniti: cosa è successo all’ex presidente e la sua immediata reazione