La vicenda di Massimo Zen, che ha sparato per difendersi da due ladri in fuga, ha del paradossale e ha generato una bufera in Italia. Di nuovo la Giustizia è nell’occhio del ciclone. Perché ora Massimo sta per andare in galera. E a schierarsi con lui ci pensa Mario Giordano, con una presa di posizione fortissima. Scrive il giornalista su LaVerità: “Io sto con Massimo. Io sto con la guardia giurata. Io sto con chi cerca di fermare i ladri e non con i ladri. Vi pare strano? Io sto con Massimo perché lui sta per andare in galera. Condannato a 9 anni di carcere per avere sparato a un bandito in fuga che, dopo aver svaligiato svariati bancomat, cercava di investirlo. Cercava di ucciderlo. «Potevamo tirarlo giù come un birillo», ha detto durante il processo uno dei malviventi, quello sopravvissuto. L’altro è morto”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Continua Mario Giordano la sua difesa di Massimo Zen: “Avevano rubato, stavano scappando inseguiti dai carabinieri, hanno visto Massimo e volevano investirlo. Invece sono stati fermati. Uno è stato ucciso da un proiettile. Massimo si è difeso. È sopravvissuto. Una colpa abbastanza grave da mandarlo in carcere. Nove anni e sei mesi. È la giustizia italiana. Ed è per questo che io sto con Massimo. E non con la giustizia italiana. È il 22 aprile del 2017. Due giostrai nomadi assaltano quattro bancomat a Vedelago, in provincia di Treviso. E scappano. Massimo Zen, 52 anni, di Cittadella, guardia giurata di grande esperienza, vent’anni in divisa, sempre impeccabile, è in servizio ed è in contatto con i carabinieri che li stanno inseguendo”. (Continua a leggere dopo la foto)
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L’appello di Mario Giordano per liberare Massimo Zen
Ricostruisce Mario Giordano la vicenda di Massimo Zen: “Quando si accorge che i banditi si dirigono a tutta velocità verso di lui, pensa di dare una mano alle forze dell’ordine: mette la sua auto di traverso sulla strada per bloccare la fuga. Loro non si fermano. Lui spara. Uno dei nomadi, Manuel Major, muore. Arriva il processo. Appello. Condanna. Si va in Cassazione. Passano sei anni”. La Cassazione conferma la condanna: 9 anni e sei mesi. Massimo deve andare in galera. “Se non avesse reagito, forse l’avrebbero ucciso i delinquenti. Invece ha reagito. E cosi è lo Stato a ucciderlo. Io sto con Massimo perché lo Stato non sta con lui”. Conclude Giordano con un appello: “Tutte le persone ragionevoli, oggi, non possono che essere con Massimo, insieme a me. Per cercare di tirarlo fuori da quella cella a cui non dovrebbe mai essere stato condannato”.
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