Un’altra tragedia sconvolge l’Italia. Un’altra morte improvvisa. Un altro malore improvviso. Un altro giovane che se ne va. A 16 anni. Non ce l’ha fatta il 16enne sciatore che domenica 5 marzo aveva accusato un malore improvviso sulla seggiovia Malzat-Pian Alpet, nel comprensorio sciistico dei 13 laghi, a Prali. Il ragazzino viveva a Chieri. Subito dopo essere stato rianimato sulle piste, era stato trasferito d’urgenza alle Molinette di Torino in condizioni disperate. Tutti sono rimasti col fiato sospeso sperando nel miracolo. Invece purtroppo la triste notizia che nessuno aspettava è arrivata: è morto dopo quattro giorni di ricovero. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il 16enne – stando al racconto di Repubblica – aveva perso conoscenza durante la salita in seggiovia a Prali. Era insieme a una donna che ha iniziato subito, appena arrivata in cima all’impianto, a praticargli la respirazione bocca a bocca. Il ragazzo poi è stato soccorso dai carabinieri della compagnia di Pinerolo in servizio sulle piste che gli hanno praticato il massaggio cardiaco e dai sanitari che hanno usato il defibrillatore. Le manovre di rianimazione per il malore improvviso sono proseguite per 35 minuti attendendo l’arrivo dell’elisoccorso che lo ha poi trasportato a Torino. (Continua a leggere dopo la foto)
I genitori donano gli organi
All’ospedale Le Molinette è rimasto ricoverato quattro giorni in rianimazione in condizioni gravissime. La famiglia, una volta appresa la notizia della morte, in un atto di estremo coraggio ed estrema generosità ha deciso di donare gli organi. La lunghissima lista di giovani morti per un malore improvviso si allunga ancora. Non passa giorno che non ci ritroviamo a leggere e dare notizia così. Una strage silenziosa di cui ai piani alti non vogliono curarsi. Eppure ormai è una piaga evidente. Da un anno e mezzo a questa parte è un continuo. La tragedia del 16enne a Prali è l’ennesima e, ahinoi, non sarà nemmeno l’ultima. Ci si augura che si avviino presto le dovute indagini e si accerti la verità.
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