L’intera comunità di Forano, nel reatino, è sconvolta dalla duplice tragedia che ha investito una famiglia del luogo, che nel giro di poche ore ha subito due tragici lutti, uno dei quali somiglia a tanti che, purtroppo, ci troviamo a dover commentare con una certa cadenza. Cadenza che, non ci stancheremo mai di ripeterlo, ha una sua origine temporale ben precisa da due anni a questa parte, e che si sovrappone in maniera pressoché completa quanto inquietante ai picchi della campagna vaccinale. Sicché pare la nuova normalità che una madre vada a svegliare il figlio appena 17enne, il povero Samuele Rosandini, e si accorga che questi è spirato nel sonno. Giovanissimo, dunque, e, a quanto emerge in queste ore, sino a ieri in perfetta salute, come è nella maggioranza dei casi di questi tristi malori fatali. Un copione non scritto che pare ripetersi. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il “malore improvviso”
Sul posto sono prontamente giunti gli operatori del 118 e un’eliambulanza, ma il personale medico non ha potuto far altro se non constatare il decesso del giovane. Quel che spiace segnalare è che, come leggiamo su Il Messaggero, ritenute le cause delle morte naturali, sul corpo del giovane non è stata disposta l’autopsia. (Continua a leggere dopo la foto)
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Nessuna autopsia
Tali “malori improvvisi” e arresti cardiaci dovrebbero, invece, essere oggetto di una attentissima analisi medico-scientifica, come sostenuto da diversi medici non allineati alla assurda narrazione della “nessuna correlazione” e, da ultimo, dal cardiologo Giuseppe Barbaro, proprio in ragione della giovane età e della assenza di problemi pregressi. Ma, come dicevamo, la tragedia è stata doppia ma, nel secondo caso, meno misteriosa. (Continua a leggere dopo la foto)
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La doppia tragedia
È presumibile che la nonna del giovane, novantenne, non abbia retto al dolore. Poche ore dopo la scomparsa di Samuele, è venuta a mancare anch’ella, rendendo ancora più atroce il dolore della famiglia, soprattutto della signora Letizia, che ha visto il figlio e la madre lasciarla a poco tempo l’uno dall’altra.
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