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Comprati i vaccini è sparita l’emergenza: a cosa sono serviti davvero gli allarmi dei televirologi

Pubblicato il 11/06/2022 11:54

Che fine ha fatto l’emergenza “vaiolo delle scimmie”? Pagine e pagine dedicate sui giornali per settimane, con tanto di appelli dei virologi sull’opportunità di nuove vaccinazioni di massa. Poi, all’improvviso, l’argomento è scomparso completamente dalla scena mediatica, quasi non fosse mai esistito. Tanto da sollevare domande sul perché quella che era stata definita una nuova pandemia pronta ad abbattersi sul mondo abbia spesso di colpo di destare preoccupazione. Qualche risposta, in realtà, ci sarebbe. Non certo però delle più rassicuranti.

Come spiegato da Alessandro Rico sulle pagine della Verità, infatti, il rischio è che l’obiettivo minimo sia stato già raggiunto: generare una piccola psicosi nella popolazione per avallare l’acquisto di nuovi, ennesimi vaccini. La notizia era stata pubblicata nei giorni scorsi anche dalla testata Politico.eu, in un articolo dove si parlava di “report mediatici dall’Europa” secondo i quali “contratti per decine di migliaia di dosi sono stati recentemetne sottoscritti da Germania, Italia, Svezia e Regno Unito. E si attendono molti altri ordini”.

Una notizia non banale, dovesse essere confermata. Il nostro Paese, stando a quanto spiegato dall’Istituto Superiore della Sanità, disporrebbe infatti già di 5 milioni di dosi di farmaco. Quale? Con tutta probabilità Imvanex, quello di ultima generazione, autorizzato dall’Ema nel 2013 e prodotto dalla danese Bavarian Nordic. La casa scandinava aveva comunicato nelle scorse settimane di aver stipulato un accordo per la fornitura di vaccini cono uno Stato europeo non meglio specificato. Affermazione alla quale oggi viene spontaneo far seguire la domanda: non è che per caso si tratta dell’Italia?

Non che fare scorte di vaccini sia in sé e per sé sbagliato. Ma se, come dicono tanti scienziati, la malattia al momento non ha per fortuna un’altra trasmissibilità, perché non accontentarsi dei 5 milioni già a disposizione? E perché nessuno rende noto il prezzo al quale sono stati acquistati i nuovi farmaci? Il sospetto è che in ogni caso una nuova campagna di somministrazione sia all’orizzonte. Come confermato dal virologo Matteo Bassetti: “Non bisogna allarmare ma pensare a qualcosa da fare”. Nuove vaccinazioni, appunto.

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