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“Decidete voi pazienti chi operare.” Un solo letto per 4 interventi: tragicommedia nell’ospedale italiano

Pubblicato il 12/10/2023 16:08

Le follie in ambito sanitario, che hanno raggiunto picchi surreali con la pessima gestione dell’emergenza Covid-19, proseguono e certificano l’inesorabile declino di quello che un tempo era un vanto del nostro Paese, il Sistema sanitario nazionale, oggi al collasso dopo i tagli miliardari effettuati da tutti, ripetiamo tutti, i governi degli ultimi anni. La guerra e l’inflazione, più di recente, hanno imposto una rimodulazione delle voci di spesa della legge di bilancio, così a soffrire è proprio la spesa sanitaria. Amministrare le strutture sanitarie con criteri aziendali ha dato il colpo di grazia. E così può accadere che su quattro donne prenotatesi all’ospedale di Lecco per delicati interventi chirurgici si siano sentire rispondere dal primario che solo una di loro sarebbe stata operata, in quanto mancavano i letti per le operazioni e i ricoveri post-operatori per tutte. A decidere chi dovesse essere la “fortunata” prescelta, peraltro, non è stato neppure il medico, bensì le stesse pazienti. (Continua a leggere dopo la foto)
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lecco un letto 4 interventi

La vicenda (surreale)

Il primario di Ostetricia e Ginecologia, Antonio Pellegrino, che è in carica da 15 anni, ha dunque convocato le quattro pazienti in lista e spiegato loro che quel giorno avrebbe potuto operarne solo una. Dapprima egli aveva scelto di operare una donna di 51 anni affetta da un tumore, suscitando le rimostranze di un’altra donna, di 80 anni, con problemi alla vescica, che non si è detta in gradi di poter attendere ancota. Da qui la decisione della malata più giovane, dopo che il primario aveva verificato che rimandare l’operazione di una settimana non avrebbe comportato rischi, di attendere lei qualche giorno in più. Il dottor Pellegrino, a questo punto, avrebbe affermato, secondo quanto riporta, tra gli altri, il Corriere della sera: “Allora, a questo punto, decidete voi“. E così è stato. Inutile dire che la vicenda, che risale allo scorso venerdì ma è emersa appena ieri, sta suscitando enorme e meritato scalpore, sicché il direttore generale dell’Asst di Lecco, Paolo Favini, ha dovuto precisare: “Al momento posso solo confermare che tre pazienti ginecologiche sono state rimandate a casa nei giorni scorsi per fare fronte ad alcune urgenze”. Circa l’overbooking, per usare un termine che siamo soliti dedicare ai viaggia aerei o alle presenze in albergo, Favini ha aggiunto: “Dall’inizio di ottobre abbiamo comunque potenziato le sedute operatorie, due in più al giorno, e da questa settimana è attiva una nuova area chirurgica con dodici posti letto per rispondere alle richieste dei cittadini”. (Continua a leggere dopo la foto)
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lecco un letto 4 interventi

I tagli miliardari alla Sanità

Pochi medici (tanto che li fanno venire da Cuba, quando i nostri “cervelli in fuga”, all’estero, sono dei luminari), turni pesanti e ora anche i ricoveri impossibili. l’inflazione brucia 10 miliardi e restano due medici pubblici ogni mille abitanti, tanto che Nino Cartabellotta, presidente della fondazione Gimbe, che promuove la ricerca, la formazione e la governance in ambito sanitario, denuncia: “In dieci anni 37 miliardi di tagli”. Una situazione insostenibile che mina alle fondamenta l’articolo 32 della Costituzione.

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