Vai al contenuto

L’Aifa: “Vaccini, una dose ogni anno”. E allora il green pass sarà permanente?

Pubblicato il 09/08/2021 10:41

Nonostante i numeri e il parere negativo di diversi esperti, il governo continua a puntare tutte le sue fiches sul Green pass, eletto ormai a unico strumento possibile nella lotta al Covid-19. Gli episodi di focolai esplosi anche tra persone vaccinate, continui, suggerirebbero in realtà ben altro approccio nella lotta al Covid, ma Draghi & co. sanno bene quanto efficace possa essere il passaporto sanitario per costringere, di fatto, gli italiani a vaccinarsi. Un’efficace arma di ricatto, insomma, anche se inutile nella gestione della pandemia. Che ora si pensa addirittura di rendere permanente, o quasi.

L'Aifa: "Vaccini, una dose ogni anno". E allora il green pass sarà permanente?

Intervistato dal Corriere della Sera, infatti, il direttore dell’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) Nicola Magrini ha infatti tratteggiato la possibilità che i vaccini anti-Covid restino una presenza fissa nelle nostre vite, un appuntamento annuale al quale non potremo sottrarci. E con loro, di conseguenza, diventerà permanente anche il Green pass: “Verosimilmente sarà necessario fare l’anti-Covid ogni anno, ma sarà una decisione collegiale da prendere nei prossimi mesi”.

Parlare di terza dose, secondo Magrini, è dunque scontato, anche se non in tempi brevi: “Un richiamo anticipato non sarà per tutti, solo per gli immunodepressi come trapiantati, pazienti oncologici o coloro che fanno specifiche terapie immunosoppressive che è stato dimostrato beneficiano di una terza dose per raggiungere una buona immunità. Le persone che non appartengono a queste categorie possono stare tranquille: le due dosi già ricevute garantiscono una eccellente protezione”. Nei prossimi anni, però, dovremo tutti tornare alla somministrazione.

“Dovremo convivere a lungo con questo virus, per anni. I rischi dei vaccini? Un rapporto appena pubblicato contiene informazioni rassicuranti per i circa due milioni di adolescenti già vaccinati. I rischi gravi anche se rarissimi hanno riguardato il vaccino di AstraZeneca, ma da quando ne abbiamo ristretto l’uso agli over 60 non sono arrivate segnalazioni di effetti gravi. In Italia la campagna si è basata prevalentemente sui vaccini a mRna messaggero (Pfizer e Moderna), e così sarà anche per il prossimo anno”.

Ti potrebbe interessare anche: Ormai lo ammettono anche i virologi: “Il green pass non ci rende più sicuri”