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“La quarta dose s’ha da fare” . AIFA e Speranza non mollano, i piani per l’autunno

Pubblicato il 24/02/2022 20:16

Quarta dose sì o no

Giorni caldi per l’Agenzia Italiana del Farmaco: l’arrivo del vaccino Novavax, l’approvazione del vaccino Moderna per i bambini, il siero Sanofi-Gsk da valutare, insomma ce n’è per tutti i gusti. Gli italiani però, in queste ore, sono particolarmente interessati ad un altro argomento scottante: la quarta dose. Nicola Magrini, direttore dell’ente, ci spiega come stanno le cose in una intervista a Repubblica.
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Per ora solo ai fragili

«Al momento no. La pandemia sta recedendo, i vaccini continuano a dare un’ottima protezione. Mi sembra prematuro parlare di una nuova campagna per tutta la popolazione. Diverso è il discorso per i fragili» spiega il direttore. «Sta invece partendo in questi giorni il richiamo booster per gli immunodepressi, che non hanno risposto alle tre dosi. Sono malati oncologici, persone con leucemie o sottoposte a forti cure immunosoppressive. Il loro sistema immunitario ha una bassa capacità di rispondere ai vaccini, per questo abbiamo autorizzato il booster» chiosa Magrini subito dopo. Ma la parte interessante deve ancora arrivare…
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Nicola Magrini

Gli over 50 ancora nel mirino

Il discorso potrebbe infatti cambiare radicalmente se non riuscissimo a liberarci del virus entro il prossimo inverno, cosa che con tutte le probabilità in effetti non accadrà: «Al momento le tre dosi stanno tenendo molto bene anche fra gli anziani. Per quanto riguarda l’inverno, quando verosimilmente il virus riprenderà a circolare, si valuterà in estate se fare un richiamo per tutti o solo sopra una certa età» dice il numero uno dell’AIFA. E qual è questa età? «Potrebbe essere 50 o 60 anni. Dipenderà dalla circolazione del virus in autunno, dall’eventuale arrivo di nuove varianti, dalla protezione che i vaccini già fatti continueranno a offrire» spiega l’esperto.
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La scienza dice “no”

Insomma né il Governo, né il Ministero di Roberto Speranza, né tantomeno l’AIFA sembrano voler allentare la cinghia sulle inoculazioni delle dosi vaccinali, tanto da pensare di somministrare la tanto contestata quarta dose alla categoria degli over 50, nonostante si stia anche discutendo sul decadimento dell’obbligo vaccinale per giugno. A nulla evidentemente sono serviti i moniti degli scienziati, i quali, solo il mese scorso, hanno ammonito sulla rischiosità, oltre che sull’inutilità, dell’ennesimo richiamo, alludendo alla possibilità, addirittura, di una paralisi immunitaria causata dalle inoculazioni ravvicinate.

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