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La Francia si mobilita contro il Green Pass, ma i giornali italiani cambiano le carte in tavola

Pubblicato il 15/07/2021 17:14 - Aggiornato il 16/07/2021 17:14

di Francesco Mastrobattista.

Le manifestazioni per la libertà invadono le strade di tutta la Francia. Da Parigi ai piccoli centri si scatena il dissenso contro l’obbligo vaccinale per il personale sanitario e l’idea del green pass per accedere nei locali, come annunciato dal presidente Emmanuel Macron. La stampa europea ed italiana fatica però a riconoscere lo scontro sociale in atto.

L’idea del Presidente francese non è stata gradita da tutto il popolo che, in poco tempo, ha fatto sorgere in tutta la nazione dei movimenti spontanei di protesta contro quella che in molti definiscono una vera e propria “discriminazione”. In poche ore si sono scatenati disordini su buona parte del territorio francese: a Parigi vi sono state due importanti proteste, a cui ha partecipato una folla adirata al grido di “libertè!”. Non sono mancati gli scontri con la polizia, che ha usato i lacrimogeni contro una manifestazione in place de la Republique.

Secondo Le Figaro diversi manifestanti si sono radunati anche in place de Clichy, intonando slogan contro “la dittatura”. Ancora altre manifestazioni si sono svolte a Montpellier, dove in migliaia si sono ritrovati a protestare contro le intenzioni del presidente. Analoga situazione verificatasi a Marsiglia, ad Annecy e a Rouen, dove centinaia di persone si sono mobilitate. A Lione e Nantes la polizia addirittura è intervenuta con i lacrimogeni per disperdere la folla in un momento di tensione. Più di qualche manifestante ha esordito all’interno dei cortei contro l’obbligo vaccinale con striscioni e cartelloni inneggianti la rivoluzione francese. Il più celebre, uno slogan in poche ore divenuto virale grazie ai social: “Macron impose nous le pass sanitaire. Nous le peuple on va t’imposer la guillotine rappelle toi qui nous sommes. 1789.”

In Italia, dove molte figure istituzionali, da Figliuolo a Sileri, si sono prodigate nell’annunciare di voler seguire l’esempio dei cugini francesi, pochi dalla stampa hanno fatto cenno ai disordini che si stanno verificando in Francia. Il Corriere della Sera e le principali testate italiane hanno parlato principalmente del consenso che c’è stato in seguito alla campagna intimidatoria del premier francese e di un boom di prenotazioni al vaccino, tralasciando il moto di contrarietà che in queste ore aleggia verso la decisione del Governo Macron. Una stampa a senso unico, quella italiana, che da ieri sta tentando di monopolizzare l’informazione a favore di un unico pensiero, quello pro-vax. Il metodo di convincimento utilizzato dai big della stampa italiana si sta rivelando quello di spingere indirettamente le persone alla vaccinazione attraverso lo screditare gli avvenimenti francesi.

Così titola oggi un articolo de Il Corriere della Sera: “Francia, rivolta dei no vax sul green pass. Due milioni di prenotazioni per i vaccini”. L’obbiettivo sembra essere quello di additare e bollare le rivolte delle ultime ore come “No-vax” ed in seguito di continuare il titolo con i due milioni di persone vaccinate. Una chiara strategia psicologica per far arrivare al cittadino italiano un messaggio chiaro e conciso: solo i presunti “complottisti” sono in dissenso con la deriva costrizionista, ma la massa è con la decisione del Presidente. Un modus operandi per scoraggiare gli animi non in accordo con l’imposizione vigente. Da oggi sui social si sta però espandendo un’altra verità sulla situazione francese, che attraverso video e immagini sta facendo comprendere a molti cittadini italiani ed europei che c’è un’altra faccia della medaglia, in antitesi con la narrazione ufficiale dei media e dei giornali. Contemporaneamente Facebook si sta affrettando nel censurare.

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