L’Europa ha già deciso di imporci gli insetti come cibo del futuro, in nome di una presunta rivoluzione Green che continua a far discutere. Con alcune aziende che hanno già iniziato a muoversi in questa nuova direzione, consapevoli del fatto che le richieste di Bruxelles potrebbero presto trasformarsi in veri e propri diktat, seguendo un copione già visto tante volte. Ma cosa ne pensano le famiglie della volontà Ue di rivoluzionare le nostre abitudini a tavola? A indagare sull’orientamento dei consumatori è un’indagine realizzata dall’Università degli Studi di Bergamo e intitolata “Insect Food e Consumatori”, pubblicata dal Secolo d’Italia sulle proprie pagine. Il risultato? Presto detto. (Continua a leggere dopo la foto)
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Italiani e insetti a tavola, ecco cosa ne pensano
Secondo il sondaggio, solo un italiano su tre sarebbe propenso ad acquistare alimenti che contengono insetti commestibili. La maggior parte di loro, tra l’altro, lo farebbe più che altro per soddisfare una curiosità personale e non è detto che, dopo un primo assaggio, continuerebbe a comprare cibi con farina di grilli o ingredienti simili. Due persone su tre, invece, hanno espresso una netta contrarietà. (Continua a leggere dopo la foto)
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L’indagine è stata condotta su un campione composto da 1170 individui rappresentativi della popolazione italiana, i cui dati sono stati raccolti in un intervallo di tempo compreso tra ottobre 2021 e settembre 2022. Dall’inchiesta è emerso che solo il 9% degli intervistati sarebbe “altamente propenso” a consumare il cosiddetto “insect food”, il 21% “mediamente propenso” e il 70% poco o per nulla propenso. Una nettissima bocciatura, insomma, delle politiche alimentari promosse dall’Ue. (Continua a leggere dopo la foto)
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Non si tratta, tra l’altro, di risultati inediti, visto che negli ultimi mesi diverse rilevazioni avevano confermato una diffusa avversione degli italiani verso le decisioni di Bruxelles, viste come ingiuste imposizioni. L’Ue, però, non sembra affatto intenzionata a fare retromarcia e continua a insistere su un nuovo sistema di etichettatura dei prodotti che finirà per penalizzare inevitabilmente tante eccellenze del made in Italy. Formaggi, salumi e vini no, insetti sì. Con l’Europa decisa ad andare fino in fondo.
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