“Deludente e frustrante”. Sono queste le parole, molto dure, scelte dall’Ambasciata di Israele presso la Santa Sede per commentare le dichiarazioni dei Patriarchi e dei Capi delle Chiese di Gerusalemme a commento dell’attacco di Hamas. “Dalla sua lettura non si riesce a capire cosa sia successo, chi fossero gli aggressori e chi le vittime – hanno sottolineato gli israeliani in un comunicato – Abbiamo menzionato l’immoralità dell’uso dell’ambiguità linguistica in tali circostanze. Molti non hanno avuto difficoltà a capirlo e hanno condannato l’orrendo crimine, nominando i suoi autori e riconoscendo il diritto fondamentale di Israele a difendersi da queste atrocità. È particolarmente incredibile che un documento così arido sia stato firmato da persone di fede”. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Non sarà più il prete a dire messa”. Rivoluzione nella Chiesa: la novità che fa imbufalire i fedeli. Ecco da chi sarà sostituito

“È estremamente deludente e frustrante leggere il testo pubblicato dai Patriarchi e dai Capi delle Chiese di Gerusalemme. Tale comunicato è affetto da immorale ambiguità – hanno aggiunto – Non è fuori contesto ricordare che oggi avrà inizio presso l’Università Gregoriana un convegno di 3 giorni sui documenti del pontificato di Papa Pio XII e sul loro significato per le relazioni ebraico-cristiane. A quanto pare, qualche decennio dopo, c’è chi non ha ancora imparato la lezione del recente passato oscuro”. (Continua a leggere dopo la foto)

I Patriarchi di Gerusalemme, dopo l’attacco di Hamas, aveva rilasciato una dichiarazione pubblica invocando la fine delle violenze, in particolare sui civili, e manifestando “solidarietà verso i popoli della regione”. Proprio quest’ultimo passaggio potrebbe aver scatenato l’ira dell’ambasciata israeliana. (Continua a leggere dopo la foto)

Già in passato, come riportato da Open, c’erano state tensioni tra Patriarchi e governo di Israele, l’ultima in occasione degli sputi di alcuni ebrei ortodossi ai pellegrini cristiani, in delle immagini diventate virali sui social: “Prendiamo atto che per la prima volta, se non erro, anche il primo ministro israeliano ha stigmatizzato questo fenomeno. Speriamo che ora, oltre alle parole, seguano i fatti” aveva commentato all’Ansa il cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca.
Ti potrebbe interessare anche: “Come Hamas al rave”. La frase choc del professore, scandalo all’università