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Inps di nuovo in tilt: slitta a giugno il bonus baby sitter

Pubblicato il 28/05/2020 16:22

Il governo dei ritardi abbinato all’Inps dei ritardi. Morale? Adesso a slittare sono i bonus baby sitter. Mentre migliaia di lavoratori aspettano ancora la cassa integrazione, con il governo che dà la colpa alle Regioni e le Regioni che la danno all’Inps e viceversa, adesso viene segnalato l’ennesimo stop. Il motivo? Per quando riguarda l’Insp è sempre lo stesso: il sito internet. Tra i tanti ritardi nelle misure adottate dal governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria e la crisi economica, che hanno colpito le imprese e le famiglie italiane, ora si aggiunge anche quello del bonus baby sitter.

Come riporta Il Giornale, “la misura a sostegno dei nuclei familiari italiani prevista dal Cura Italia di metà marzo è stata raddoppiata a 1.200 euro – per il momento solo in teoria – con il decreto Rilancio del 19 maggio scorso, solo per coloro che non avevano ricevuto i primi 600 euro. E confermata a 600 euro per chi, invece, l’aveva già ricevuta in precedenza. Ma attenzione, non è ancora possibile farne richiesta come era stato invece precedentemente annunciato”.

Insomma, chi rientra nei requisiti per ottenere l’aiuto economico non fruito precedentemente e cerca di avanzare la richiesta sul sito istituzionale dell’Inps si trova sostanzialmente impossibilitato a procedere, “dal momento che il portale non è stato aggiornato. Ciò significa che si può fare richiesta solo per i 600 euro e non per i 1.200, anche per chi ne avrebbe ogni diritto”, riporta Il Giornale.

Da quanto comunicato dall’Inps stesso, il sito non è stato ancora aggiornato e per questa ragione tutte le novità relative al bonus baby sitter saranno online solo settimana prossima, a giugno. Solo allora, ecco, si dovrebbe avanzare la richiesta per la somma di denaro utilizzabile per pagare i servizi di baby sitting per i genitori-lavoratori, oppure per i centri ricreativi, i servizi della prima infanzia e anche i servizi educativi territoriali.

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