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Incarico al marito della Cancelleri (M5S), interviene la Corte dei Conti: vogliono chiarimenti

Pubblicato il 15/07/2020 16:21

“Con il presente foglio si trasmette l’osservazione formulata dall’Ufficio di
controllo in merito al provvedimento entro indicato sottoposto al controllo
di legittimità”. Con queste parole inizia il Rilievo della Corte dei conti in merito all’incarico assegnato a Santino Lo Porto, marito di Azzurra Cancelleri (M5S) e cognato del viceministro Giancarlo Cancelleri, al MEF. Nel 2014 Azzurra Cancelleri, sorella di Giancarlo, allora leader del Movimento Cinque Stelle in Sicilia, deputata eletta alla Camera nel 2013 e originaria di Caltanissetta, ha sposato Santino Lo Porto, architetto di Santa Caterina Villaermosa. Oltre a Luigi Di Maio, alle nozze erano presenti anche una decina di altri deputati nazionali del M5s e due regionali, oltre al fratello Giancarlo.

Ora, arriva questo rilievo della Corte che getta qualche ombra sull’assegnazione di questo incarico. E vista la stretta parentela con la deputata del Movimento 5 Stelle, e con il viceministro alla infrastrutture Giancarlo Cancelleri, i più maligni hanno iniziato a chiedere spiegazioni a riguardo. Nel rilievo della Corte, in oggetto si legge: “Conferimento incarico di natura coordinata e continuativa nell’ambito dell’Ufficio di Gabinetto all’Arch. Santino Lo Porto”. Nelle Osservazioni dell’ufficio di controllo è riportato nero su bianco quanto segue: “Con il decreto indicato in oggetto, è stato conferito all’Arch. Santino Lo Porto, estraneo all’Amministrazione, un incarico di natura coordinata e continuativa nell’ambito dell’Ufficio di Gabinetto per la durata di un anno, ai sensi dell’art. 5, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 3 luglio 2003, n. 227”.

E ancora: “Il predetto incarico è finalizzato ad assicurare, d’intesa con i competenti Dipartimenti del Ministero dell’economia e delle finanze, l’approfondimento di questioni in materia di programmazione della politica economica con particolare riferimento al riparto di risorse finanziarie. Al riguardo, si invita l’Amministrazione a fornire chiarimenti in merito all’attività che l’Arch. Lo Porto dovrà svolgere, della quale è stata data una generica esposizione nell’atto, in relazione al curriculum professionale del medesimo. Si richiede quanto sopra, anche in considerazione del compenso di euro 65.000 previsto per l’incarico in oggetto”.

Conclude la nota: “Nel trasmettere la presente osservazione, si richiama la disposizione di cui all’art. 27, comma 1, della legge n. 340/2000, in forza della quale il tempo intercorrente tra la presente nota istruttoria e la risposta dell’Amministrazione non può complessivamente superare i prescritti trenta giorni. Trascorso detto periodo, la Sezione potrà decidere allo stato degli atti, ferma restando la facoltà di codesta Amministrazione di ritirare il provvedimento in sede di autotutela”. Aspettiamo le risposte.

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