Una città intera terrorizzata da un singolo uomo, che ha già aggredito centinaia di persone e che, però, continua a poter girare indisturbato nonostante i tanti episodi di violenza che lo hanno visto protagonista. Una situazione assurda quella mostrata dalle telecamere di Fuori dal Coro, che si sono recate a Venezia per raccontare l’ennesima follia tutta italiana: un uomo di origini moldave di nome Vlad, 27 anni e irregolare, diventato l’incubo dei cittadini. Botte ai passanti, coltellate, rapine, bottiglie lanciate contro i commercianti. Più volte denunciato, resta però a piede libero, con le autorità che sostengono di avere le mani legate. Nel frattempo, gli episodi si moltiplicano: “Una sera mi ha colto alle spalle all’improvviso e mi ha colpito con un pugno alla nuca” ha raccontato un giovane. “Con un colpo alla faccia mi ha spaccato il naso” è la testimonianza di un altro”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Come spiegato dalla giornalista di Fuori dal Coro Serenella Bettin, Vlad è a Venezia da circa 3 anni ed è diventato, col tempo, un vero e proprio incubo per i residenti: “Gira spesso di notte con un coltello in mano e aggredisce vittime causali, soprattutto giovani. Si muove prevalentemente intorno alla zona di piazzale Roma”. Ma perché nessuno riesce a fermarlo nonostante i tanti episodi di violenza? (Continua a leggere dopo la foto)
Immigrati
L'irregolare violento che terrorizza Venezia
Servizio di Serenella Bettin a #Fuoridalcoro pic.twitter.com/mhW2TmxTev
— Fuori dal coro (@fuoridalcorotv) September 27, 2023
“Nonostante le denunce, Vlad è ancora a piede libero. Ogni tanto viene ricoverato, ma poi esce e torna a casa”. Fuori dal Coro ha parlato con un vigile che conosce bene l’aggressore seriale: “È un violento, un paziente psichiatrico. Ma finché lui non reagisce non lo possiamo far spostare”. (Continua a leggere dopo la foto)
In attesa che qualcuno fermi finalmente questa follia, i veneziani hanno ammesso di non sentirsi più al sicuro: “Mi guardo attorno e non vedo nessuna forza dell’ordine. Non mi sento protetto. Ed entri paranoia totale perchè hai paura che possa succedere ancora. Che Paese è quello dove se vado al lavoro rischio di trovarmi un coltello piantato sulla pancia?”.