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Il futuro? Un mondo dove i miliardi decideranno quanto (e come) vivremo

Pubblicato il 20/11/2019 11:34 - Aggiornato il 20/11/2019 11:36

Connettere il cervello umano direttamente con il proprio smartphone, come avviene già in certi film di fantascienza che riempono le sale cinematografiche. È l’ambizioso progetto di Elon Musk, imprenditore americano impegnato nel mondo dei veicolo elettrici e nell’esplorazione dello spazio. E ora pronto, con una nuova azienda da lui stesso fondata nel 2016, a spingere ancora più in là i propri limiti, alzando l’asticella fin dove nessuno finora ha mai osato arrivare.

Il futuro? Un mondo dove i miliardi decideranno quanto (e come) vivremo

Alla base del progetto, che vorrebbe il nostro cervello in connessione col pc o il telefonino, la nuova azienda Neuralink ha posto un fine più che nobile, quello di aiutare pazienti con problemi neurologici o paralisi. In prospettiva, però, c’è anche la possibilità di sviluppare ulteriormente le nostre capacità cognitive grazie a una serie di minuscoli elettrodi collegati alla testa e in grado di inviare e in grado di inviare segnali a un microchip. Lo staff dell’azienda, stando a quanto riportato dalle testate a stelle e strisce, si starebbe moltiplicando negli ultimi giorni.

Il futuro? Un mondo dove i miliardi decideranno quanto (e come) vivremo

Un’operazione che è soltanto l’ultima, in realtà, di una tendenza recente alla corsa in campo biomedico per soddisfare le esigenze della popolazione con maggiore capacità di spesa anticipando il futuro. Un business che, grazie alle aspettative di vita sempre più lunghe della popolazione e al suo progressivo invecchiamento, potrebbe diventare estremamente redditizio. Secondo Bank of America, si parla di una partita da 600 miliardi di dollari, grazie a interventi mirati a rendere possibili vivere fino a cent’anni e oltre in buone condizioni di salute.

Il futuro? Un mondo dove i miliardi decideranno quanto (e come) vivremo
Human brain implant concept illustration

Alla base di ognuno dei progetti che si delineano pian piano all’orizzonte c’è una vastissima disponibilità finanziaria e tecnologica. E ci sono dei rischi: se non regolarizzato, un simile business potrebbe presto escludere la parte della popolazione mondiale meno abbiente, portando in futuro a un mondo in cui i ricchi possono vivere bene e a lungo e i poveri restano a guardare. Presto per dirlo, ma le attenzioni del mondo politico devono rimanere alte nei prossimi anni.

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