A quanto pare le regole del coprifuoco sembrerebbero essere valide e ferree solo per i cittadini. La Stampa lancia l’attacco e sottolinea come a Palazzo Chigi si lavori, oramai abitualmente, “con il favore delle tenebre”.
“Che si parli di Autostrade o di Recovery Plan, di divieto di spostamento tra Regioni o di Ristori, il coprifuoco alle 22 il governo lo ha imposto solo a noi. Mentre loro, a Palazzo Chigi, sembra non riescano a incontrarsi se non quando il sole è calato da un pezzo”, si legge tra le colonne del quotidiano.
È diventata un’abitudine quella del Consiglio dei ministri di riunirsi durante gli orari più insoliti, che sia una cosa studiata a tavolino per creare nell’opinione pubblica una certa impressione? La Stampa ha le idee chiare e ipotizza: “Forse vorrebbero trasmettere l’ idea di giornate molto impegnate per il bene del Paese: quello che passa è la sensazione di una debolezza politica che trascina fin nel cuore della notte le decisioni (per poi spesso rimandarle)”.
All’’inizio sembrava normale, considerata la straordinarietà richiesta dalla situazione di emergenza: “Il primo annuncio alle 2 del mattino sembrò giustificato dall’eccezionalità della situazione: era appena scoppiata la pandemia e si stava decidendo di chiudere in casa milioni di persone”, ma da quel momento “il Consiglio dei ministri notturno è diventato un’ abitudine, i vertici col favore delle tenebre una consuetudine”.