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“Non sono un no-vax, ma un 5Stelle deluso”. Parla lo schiaffeggiatore di Conte: “Disgustato” (VIDEO)

Pubblicato il 06/05/2023 10:36
Giulio Milani schiaffo Conte

All’arrivo in piazza a Massa per un evento elettorale, il leader del M5S Giuseppe Conte è stato colpito con uno schiaffo al viso. Questo è accaduto nella giornata del 5 maggio. Subito, su tutti i giornali si è diffusa la notizia che l’aggressore era un no vax. Del resto i no vax sono stati e continuano ad essere – per la politica e per i media allineati – i responsabili di tutto. I diffusori del virus, gli uccisori delle nonne, probabilmente anche i fautori dell’attentato alle Torri gemelle. E quindi ecco qua che subito è stato sbattuto il no vax in prima pagina. Peccato che la verità non era quella e che per l’aggressore Giulio Milani, come ha spiegato lui stesso al Fatto Quotidiano, quello “è stato uno schiaffo pedagogico. Da ex elettore M5S, ex militante deluso, ed ex rappresentante di lista”. (Continua a leggere dopo la foto)
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All’Adnkronos Giulio Milani minimizza dunque il gesto e gli dà un valore simbolico e politico. “Non ho aggredito Conte, ho semplicemente usato il minimo della forza possibile. Il mio è stato un buffetto, per notificargli il mio disprezzo morale. Mio e di milioni di persone”. Ma ormai la macchina era partita, ed ecco qua che tutto era stato ridotto a un no vax. “Perché provo disprezzo per Conte? Perché ha tradito gli elettori facendo accordi con chiunque pur di avere poltrone e perché ha trascinato l’Italia in guerra dando sostegno al governo Draghi. Per non parlare dei provvedimenti anticostituzionali varati dal suo governo durante la pandemia”. Eccola la spiegazione, dunque. (Continua a leggere dopo la foto)
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Conclude Giulio Milani: “Lui e Speranza sono alla sbarra con l’accusa di epidemia colposa. Dovremmo interrogarci su di lui, più che su di me. Se Conte dovesse sporgere denuncia spiegherò le mie ragioni in tribunale. I giornali titolano che sono un no vax, ma io sono un editore, gestisco una casa editrice, sono un intellettuale. Ripeto: il mio è stato uno schiaffo pedagogico. La violenza l’ha fatta lui con i suoi Dpcm“. A spiegare perché anche stavolta i media abbiano subito posto l’accento sul no vax ci pensa un articolo perfetto di Enrica Perrucchietti su L’Indipendete, dall’emblematico titolo: “Sbatti il mostro no vax in prima pagina“. Cosa dice? (Continua a leggere dopo il video)
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Giulio Milani e lo schiaffo a Conte: il “no vax” in prima pagina

Scrive Perrucchietti in una riflessione perfetta anche per questo episodio dell’aggressione a Conte: “Durante il triennio pandemico, si è cercato prima di indurre l’opinione pubblica a sostenere l’equiparazione tra coloro che dissentivano dalla narrazione pandemica e criticavano le misure liberticide ai pazzi, poi di creare un frame sui manifestanti, screditandoli come violenti ed estremisti di destra. Mettendo mano all’ingegneria sociale e alla propaganda, l’opera di criminalizzazione e patologizzazione del dissenso ha modellato una cornice valoriale negativa sui dissidenti, etichettandoli come ‘negazionisti‘ e ‘no vax’. I media hanno così diffuso l’identikit del ‘no vax’, descrivendolo in modo farsesco, come un ignorante, un bifolco, un mentecatto, un paranoico, un estremista, un complottista che s’informa solo su internet”.

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