Mentre gli scafisti, definiti appena l’altro giorno come dei “Poveri cristi” dalla scrittrice Ginevra Bompiani, continuano imperterriti a traghettare orde di migranti per lo più irregolari verso le nostre coste, intasando le strutture di Lampedusa e di mezza Italia, la decisione di Berlino di finanziare una (solo una?) Ong – ma anche la Comunità di Sant’Egidio – continua a suscitare scalpore. La storia è nota: il 18 settembre il ministero degli Esteri federale ha stanziato i fondi destinati al salvataggio in mare previsti dalla Commissione di bilancio e ha approvato una richiesta che prevede di sostenere finanziariamente Sos Humanity. La tensione sale, dunque, poiché in contemporanea il ministro dell’Interno tedesco, Nancy Faeser, ha dichiarato, ospite di una trasmissione di Zdf, che la Germania non accoglierà più richiedenti asilo fino a quando l’Italia non rispetterà le regole di riammissione del Regolamento di Dublino del 2013 – peraltro lo stesso che è stato definito “preistorico” dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Lampedusa con l’omologo tedesco Steinmeier – secondo il quale le richieste di asilo devono essere trattate dal primo paese dell’Unione europea in cui i migranti fanno ingresso, fatalmente l’Italia. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> Guerra diplomatica con la Germania! L’ultimo attacco tedesco all’Italia è intollerabile. Cosa sta succedendo
La furia di Crosetto
Non sfugge l’ira del ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervistato da La Stampa. È, dunque, “Grave che paghino le Ong”, e la Germania ha “un approccio ideologico ci mette in difficoltà”. Di più: mette difficoltà un Paese che in teoria sarebbe “amico”. In teoria. E ancora: “La Francia blocca le frontiere e nessuno dice niente, l’Europa spesso sbaglia strategie. I problemi del governo, in questo momento, sono l’immigrazione, l’inflazione e l’economia. Su questi grandi temi non possiamo agire da soli”. Gli scafisti vanno tratti “alla stregua di criminali internazionali”, altro che Poveri cristi. “È l’approccio ideologico di una certa sinistra che non tiene conto delle conseguenze delle loro teorie sui popoli”, ancora nelle parole del ministro Crosetto. Una ingerenza invero grave e inaccettabile, come è stato denunciato dalla maggioranza di governo. Il finanziamento da centinaia di migliaia di euro per un progetto di assistenza a terra di migranti in Italia e uno per una Ong che opera salvataggi in mare è imminente. Dunque, cosa fare? “Non si può utilizzare la Marina”, e qui Crosetto gela subito i sostenitori, pur numerosi, del blocco navale. Senza una autorizzazione a riportare le persone da dove sono patire, “finiremmo per fare il gioco dei trafficanti di esseri umani e il lavoro delle Ong”. Per essere ancora più chiari, rispondendo alle domande sulla iniziativa tedesca, Crosetto ha affermato: “È molto grave. Di fronte alla nostra richiesta di aiuto questa è la loro risposta? Noi non ci siamo comportati allo stesso modo quando Angela Merkel convinse l’Unione europea a investire in Turchia miliardi di euro per bloccare i migranti che arrivavano in Germania dal Medio Oriente“. La fazione immigrazionista, trasversale e transnazionale, in fondo non fa nulla di inedito: si tratta dell’approccio ideologico di cui sopra. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> Vaccino Pfizer contaminato con DNA: rischio di gravi danni collaterali? L’audizione choc dell’esperto americano (VIDEO)
“Ministra” e candidata
Il fenomeno migratorio non può più essere affrontato e risolto senza una politica europea comune, come riconoscono gli stessi che, tuttavia, militarizzano Ventimiglia come fa la Francia o finanziano le Ong come fa la Germania. La titolare del dicastero dell’Interno del governo tedesco, Nancy Faeser, fra due settimane è attesa alle urne da candidata-governatrice dell’Assia con l’ultradestra di Afd, a soli tre punti percentuali dal suo partito nei sondaggi, ed evidentemente cerca di rubare voti dichiarando che non accetterà migranti dall’Italia, mentre al contempo finanzia chi i migranti ce li porta via mare. Dunque, altro che Europa unita, ciascuno essenzialmente cura i propri interessi.
Potrebbe interessarti anche: “Uno stalinista!” L’accusa è pesante e in studio cala il gelo: “Ecco chi era Napolitano” (VIDEO)