Tra il Partito Democratico e la Francia c’è un legame particolare, difficile negarlo. Se n’erano accorti tutti fin dalla nascita del governo giallorosso, succeduto a quello composto da Lega e Cinque Stelle, con conseguente giravolta improvvisa di Macron, passato nel giro di poche ore da fiero oppositore del nostro Paese a entusiasta spettatore delle vicende politiche che stavano andando in scena al di là del confine. Ma a far riflettere è un altro dato: quello relativo agli esponenti dem che sono stati insigniti con la Legion d’Onore.
L’onorificenza francese è stata infatti conferita a ben 13 esponenti del Pd, un numero decisamente superiore a quello di qualsiasi altro partito dell’arco parlamentare italiano. Nello specifico, l’elenco comprende Walter Veltroni, Beppe Sala, Romano Prodi, Giuliano Pisapia, Roberta Pinotti, Giovanna Melandri, Enrico Letta, Sandro Gozi, Dario Franeschini, Piero Fassino, Massimo D’Alema, Carlo De Benedetti (che non è propriamente un politico dem ma è comunque molto vicino alla galassia di Zingaretti & co.) e Franco Bassanini.
A questi bisogna aggiungere la leader di +Europa Emma Bonino e i forzisti Franco Frattini, Stefania Prestigiamo e Claudio Scajola. Le motivazioni di questi riconoscimenti? Il forte legame manifestato dalla personalità premiate con la Francia, innanzitutto. In altri casi per l’impegno nella salvaguardia dei beni culturali. Più spesso per l’europeismo ostentato e difeso. Tutte figure che, insomma, in un modo o nell’altro hanno saputo conquistarsi un posto di rilievo agli occhi delle autorità transalpine.
Nell’elenco compare anche Sandro Gozi, ex sottosegretario Pd in Italia con delega agli Affari UE dei Governi Renzi e Gentiloni che di recente era stato al centro di un vero e proprio caso per la sua decisione di oltrepassare il confine e svolgere l’incarico di responsabile delle politiche europee per il governo francese. Il tutto dopo essersi candidato alle ultime europee con la lista Renaissance, sostenuta dal Presidente francese Emmanuel Macron, che al Parlamento europeo siede in un altro blocco, diverso da quello del Pd, del quale Gozi risulta ancora avere la tessera. In casa dem, però, nessuno si era fatto domande.
Ti potrebbe interessare anche: https://www.ilparagone.it/consumatori/euro-crescita-europa-mondo/