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Le dimissioni di Fioramonti e le mancate restituzioni: le due verità

Pubblicato il 24/12/2019 14:42

Sul web e sulla carta stampata è tutto un vociare sulle dimissioni del miistro grillino Fioramonti. Anche l’Ansa lancia l’esclusiva e le dà per certe. Aggiungendo anche che il ministro dell’Istruzione migrerà verso un gruppo autonomo. La scelta non è stata ancora ufficializzata, ma ci sono – diciamo – due versioni. Quella ufficiale e quella ufficiosa. La voce ufficiale rende Lorenzo Fioramonti un paladino della scuola e della coerenza. Quella ufficiosa, invece, metterebbe molto in imbarazzo il ministro dimissionando. Diverse fonti, a poche ore dal varo definitivo della legge di bilancio, danno la cosa ormai fatta. Non è ancora chiaro, però, se il ministro, che oggi ha votato la fiducia al governo, abbia già ufficializzato la sua decisione o sulla via di un ripensamento in extremis.

Ma a diversi interlocutori in queste ore Fioramonti avrebbe confermato di voler mantenere il proposito di lasciare in dissenso per le poche risorse in manovra per la scuola. Da più fonti parlamentari Fioramonti viene raccontato in procinto di lasciare il Movimento 5 Stelle per fondare un gruppo parlamentare autonomo, ma “filogovernativo”, come embrione di un nuovo soggetto politico. E si fanno già, in transatlantico, i nomi di alcuni deputati che potrebbero seguirlo.

Tra questi potrebbero esserci anche Nunzio Angiola e Gianluca Rospi, ma anche l’ex M5s Andrea Cecconi (“Sarebbero una decina”, dice una fonte 5 Stelle all’Ansa). Se le dimissioni fossero confermate – e poi non ritirate – si aprirebbe una casella chiave nel governo che potrebbe essere riassegnata nell’ambito della verifica di gennaio. Ma per ora è solo un’ipotesi. E qui veniamo alla nota dolente e alla seconda verità, quella che nessuno finora ha voluto raccontare e che potrebbe scottare molto.

Lorenzo Fioramonti è tra quelli ancora indietro – e di parecchio – con il rendiconto dei soldi da restituire, come previsto dalle regole interne del Movimento 5 Stelle, al partito. Si starebbe dimettendo per questo? C’entrano dunque i sani principi innalzati a difesa della scuola e dell’Istruzione o la questione delle mancate restituzioni? La creazione di un gruppo autonomo, distaccato dai 5 Stelle, non farebbe altro che alimentare la seconda versione dei fatti…

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