Mentre in Belgio denunciano la von der Leyen per lo scandalo degli sms con Pfizer, dalla Danimarca arriva un’altra importante rivelazione sugli eventi avversi dovuti ai vaccini Covid. Si è infatti scoperto che la loro frequenza cambia enormemente a seconda dei lotti. Circa il 71% delle segnalazioni relative a eventi avversi riguarda lotti che rappresentano appena il 4,2% delle dosi di Pfizer. Già in uno studio pubblicato il 30 marzo 2023 sull’European journal of clinical investigation, sotto forma di lettera scientifica (cioè che offre risultati innovativi e che deriva da uno studio di alta qualità, ma di dimensioni ridotte) si affrontava questo caso Danimarca. Cosa hanno analizzato i ricercatori? Le segnalazioni spontanee di eventi avversi presentate alle autorità sanitarie danesi e relative a vaccinazioni Pfizer avvenute fra gli ultimi giorni del dicembre 2020 e l’11 gennaio 2022. E cosa è emerso? (Continua a leggere dopo la foto)
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Come riporta VisioneTv, che ha analizzato i dati, in questo periodo 3,7 milioni i danesi hanno ricevuto 7,8 milioni di dosi provenienti da 52 diversi lotti di vaccino Pfizer. “Fra i 3,7 milioni di danesi vaccinati, 13.635 persone hanno riferito eventi avversi di varia gravità: in media, 3,19 eventi avversi a testa. Le segnalazioni infatti spesso non riguardano un solo sintomo, ma più sintomi apparsi contemporaneamente”. I ricercatori hanno appurato che il 70,78% degli eventi avversi segnalati riguarda lotti che costituiscono il 4,2% delle dosi. “Questi eventi avversi comprendono il 27,49% di tutti quelli classificati come gravi (ricovero ospedaliero, rischio di morte, invalidità) e il 47,15% di quelli mortali“. (Continua a leggere dopo la foto)
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Continua l’analisi: un altro 28,84% di eventi avversi segnalati è risultato legato a lotti corrispondenti al 63,69% delle dosi. Questi eventi avversi corrispondono al 71,5% degli eventi gravi complessivi segnalati e al 51,99% delle morti segnalate”. Come scrivono gli autori, sarebbero necessari ulteriori studi ed approfondimenti. Commenta Giulia Burgazzi: “Lo studio basa il calcolo delle percentuali sui lotti consegnati alla Danimarca e sul numero di dosi che ciascuno di essi comprende. Ma magari alcuni lotti sono stati utilizzati solo in piccola parte ed altri per intero: non è possibile né escluderlo né affermarlo”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Una disparità di esiti così ampia è sconcertante: indagare
Resta però il fatto che “una disparità di esiti così ampia è sconcertante“. E si dovrebbe quanto meno continuare a indagare sul fatto che gli eventi avversi possano costituire un problema soprattutto in base al lotto di vaccino e non solo alla reazione dell’organismo che l’ha ricevuto. Sta di fatto, comunque, che come si vede anche da questo studio gli eventi avversi sono tanti, tantissimi. Anche se in Italia ancora si fa di tutto per censurarli e metterli a tacere.
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