Adesso è guerra aperta tra la famiglia di Emanuele Orlandi e il Vaticano. Dopo le accuse mosse dai fratelli della ragazza scomparsa 40 anni fa, Pietro e Natalina, la Santa Sede nega di cercare “una verità di comodo” e non quello che successe davvero nel 1983. La famiglia Orlandi è infatti andata su tutte le furie dopo la fuga di notizie sulla “nuova pista” che porterebbe allo zio della ragazza, Mario Meneguzzi. L’accusa è quella di depistaggio e di spostare l’attenzione altrove ora che la verità è vicina. Il Vaticano fa dunque una mossa a sorpresa, segno che si è davvero alla partita a scacchi. Hanno infatti rivelato di aver inviato all’Italia da mesi la documentazione sulla sparizione della ragazza. “L’Ufficio del Promotore di Giustizia […] ha consegnato riservatamente all’Italia, coperta dal segreto istruttorio, la documentazione disponibile relativa al caso, inclusa quella raccolta nei mesi precedenti nel corso dell’attività istruttoria”, spiega una nota del direttore della sala stampa vaticana. (Continua a leggere dopo la foto)
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Nel comunicato la Santa Sede fa sapere che “condivide il desiderio della famiglia di arrivare alla verità sui fatti e, a tale fine, auspica che tutte le ipotesi di indagine siano esplorate”. Il riferimento, di nuovo, è alla pista che porterebbe allo zio di Emanuela Orlandi. “In merito alle notizie che coinvolgono un parente di Emanuela, si rileva che la corrispondenza in questione indica espressamente che non vi è stata alcuna violazione del sigillo sacramentale della Confessione“, afferma il direttore della sala stampa vaticana. Questo in risposta a un’altra accusa di Pietro Orlandi, il quale ha detto: “Vorrei capire come è possibile che non è stato violato il sigillo della confessione. Mia sorella Natalina si è confessata dal monsignore e quest’ultimo ha scritto nella lettera a Casaroli il contenuto di questa confessione e l’ha consegnata a Sica. Il segreto della confessione è stato violato, la mettessero come vogliono”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Emanuela Orlandi, Pietro e lo scontro aperto con il Vaticano
Pietro Orlandi è una furia, e ora la tensione tra la famiglia di Emanuela Orlandi e il Vaticano è altissima. “Questo scaricabarile lo trovo molto imbarazzante. Diddi (il promotore di giustizia vaticano, ndr) e chi per lui scaricano tutto su Lo Voi (il procuratore di Roma, ndr), dicendo che hanno consegnato tutti i documenti con il segreto istruttorio e quindi da come leggo nella nota la fuga di notizie è tutta colpa della procura capitolina. Io ne leggo un’accusa diretta a Lo Voi, mi auguro che ora lui risponda”, dichiara a LaPresse Pietro Orlandi dopo la nota della Sala stampa Vaticana.
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