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“Ecco cosa c’era nel covo”. Perquisito il nascondiglio di Matteo Messina Denaro: cosa hanno trovato

Pubblicato il 17/01/2023 13:57 - Aggiornato il 17/01/2023 17:41

Spuntano nuovi aggiornamenti e nuove curiosità sull’operazione che ha portato all’arresto del superboss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro. Come è ormai noto, si faceva chiamare Andrea Bonafede e aveva una sua casa, ora considerato il suo covo di latitanza. Cosa ci hanno trovato all’interno? Ad una prima perquisizioni erano emersi solo abiti firmati, sneakers griffate, ricevute di ristoranti, pillole per potenziare le prestazioni sessuali e profilattici. Ma ad un più approfondito controllo nel ‘covo’ di Campobello di Mazara, paesino in provincia di Trapani tra Mazara del Vallo e Castelvetrano (il “regno” dei Messina Denaro) dove viveva il Boss dei boss, il capomafia latitante da 30 anni e arrestato lunedì mattina a Palermo, sono emersi “documenti” che potrebbero aprire nuove piste. Messina Denaro, che girava con nome e documenti falsi, “in apparenza conduceva una vita ordinaria, normalissima” aveva nella sua tana qualcosa di molto più interessante. (Continua a leggere dopo la foto)

Sarebbe infatti stata rinvenuta un’agenda, con nomi e numeri di telefono, come riferisce rainews. Quindi non solo vestiti costosi e profumi, ma anche materiale che viene definito “molto interessante” dagli investigatori”. Alla perquisizione in casa ha partecipato personalmente il procuratore aggiunto Paolo Guido, che da anni indaga sul padrino di Cosa nostra. In pieno centro del paese, 11mila abitanti, l’appartamento su cui campeggia la targhetta “Famiglia Bonafede” negli ultimi mesi era rimasta disabitata dopo il trasferimento dei legittimi proprietari.

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