Gli ultimi casi che hanno visto al centro degli agenti e l’uso della forza, su tutti quello di Verona, rischiano di gettare forte discredito su tutte le forze dell’ordine. Un tema affrontato anche durante l’uiltima puntata del programma Dritto e Rovescio, in onda su Rete4, durante il quale si è trattato il caso di alcune intercettazioni che hanno portato all’arresto di cinque poliziotti per violenza, con altri 17 finiti iscritti nel registro degli indagati. Ospite in studio durante la trasmissione, Giuliano Granato di Potere al Popolo, che si è detto d’accordo con la tesi secondo la quale con l’avvento di Giorgia Meloni al governo sarebbero “tornati i manganelli”. Lo scontro, però, si è presto acceso in diretta. (Continua a leggere dopo la foto)
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L’esponente di sinistra ha elencato tante inchieste nate per violenze e abusi all’interno delle caserme, nelle questure e dentro le carceri italiane, dipingendo quindi le forze dell’ordine come un mondo pieno di ombre. Tesi che non è piaciuta affatto a Giuseppe Cruciani, altro ospite del programma, che ha subito alzato i toni. (Continua a leggere dopo la foto)
La sinistra: “Col governo di destra tornano i manganelli”
Ne stiamo parlando ora a #Drittoerovescio con i nostri ospiti pic.twitter.com/fdts8kppnz
— Dritto e rovescio (@Drittorovescio_) June 8, 2023
Chi ha la divisa e si macchia di certi reati “andrebbe cacciato”, è stata la premessa del giornalista e conduttore de la Zanzara, su Radio 24. “Granato però fotografa una situazione che è quella che gli italiani quasi devono avere paura della polizia e delle forze dell’ordine, ma non è così”. Insomma, non “c’è un virus della tortura che si è diffuso tra le forze dell’ordine” ma il “90, 99% dei poliziotti, dei carabinieri e delle guardie carcerarie sono persone oneste che fanno il loro lavoro”. (Continua a leggere dopo la foto)
In precedenza sono andate in onda le intercettazioni choc dei poliziotti che si vantavano di violenze e abusi. “Abbiamo visto nel servizio che questi sono dei pezzi di m…, vogliamo dirlo in maniera chiara, vanno presi e vanno colpiti – è stata la conclusione di Cruciani – ma non esiste un virus della tortura. Il ministro Nordio, così chiudiamo la discussione, ha detto che non verrà cambiato il reato di tortura, chi dice il contrario fa demagogia contro il governo di centro-destra”.
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